,48	CRONOLOGIA STORICA
se nel i»38 di assicurarsi della citlà e del castello di Lavai col porvi una guarnigione, il baron di Toci per impedir questo fatto promise che guarderebbe egli stesso la piazza; e in guarentigia della sua parola impegnò il suo castello di Saint-Fargeau e le sue terre di Rorgogna. Verso lo stesso tempo Andrea di Vitré, favorito del monarca, si valse dell’opera d’Ives di Saint-Berthevin, affinchè avesse luogo il matrimonio della seconda sua figlia con Guido di Lavai, obbligandosi di concedere a questa tanti beni, quanti all’altra figlia maggiore, allora fidanzata al signor della Guer-che; ma sciolto poi nel seguente anno dalle sue promesse verso il signor medesimo della Guerche dal sommo pontefice, conchiuse il maritaggio di essa figlia maggiore che avea nome Filippetta collo stesso signor di Lavai (Arch. de Vitré). Emma nell’anno 1256, in un atto che porta la data della domenica antecedente alla festa di San Tommaso apostolo (cioè del 17 dicembre), promise a Carlo conte di Provenza e d’Anjou di cedergli a grande e piccola forza il suo castello di Lavai ; e quest’ atto si scorge segnato con un sigillo di forma ovale portante la figura d’un leopardo. Emma, giusta lo storico di Lavai, chiuse i suoi giorni nel 1265, e venne sepolta nell’abazia di Clairmont, dopo aver avuto dal primo letto un figlio postumo di nome Roberto conte d’Alencon che mancò nel 1219; dal secondo, Guido che segue ed Havoise moglie di Jacopo signor di Chateau-Gonthier e di Nogent-le-Rotrou; dal terzo, Giovanna che fu sposa di Tebaldo II‘conte di Bar-le-Duc (V. Matteo II signore di Montmorenci).
GUIDO VII di MONTMORENCI.
    GUIDO, figlio di Matteo di Montmorenci e d’ Emma, ceppo del ramo di Laval-Montmorenci, succeduto al padre nel i23o in una parte indeterminata delle di lui terre, fece dappoi nel 1247 col signor di Montmorenci suo fratellogermano una divisione, mercè la quale gli toccarono quelle d’Aquigni in Normandia, di Herouville presso Pontoise , dell’Ile Saint-Denis, di Epinolet, d’Andeli, ec. Questi nel 1248 si pose in viaggio per la crociata in compagnia del suocero Andrea di Vitré, che cessò di vivere nel ia5o di-