544 CRONOLOGIA STORICA » gamente ritenuta, noi oggidì a istanza sua e di suo fi-» glio l’abbiamo pienamente liberata. Esso nostro fratello di lei figlio, il quale aveva inteso com’ era poco contenta » di lui, tanto per essere stata arrestata in uno de’suoi castel-5> li, come si disse, mentre credeva l’avesse egli fatta pren-» dere, o ne fosse della sua presa colpevole, quanto perchè » dopo essere stata presa non si era fatto sollecito di pro-j) curare la sua liberazione come dovea, supplicò umilissi-» mámente da noi e dal nostro consiglio che per qualunque ?» occasione, colore o causa ciò avvenisse, non fosse per si nulla di lui malcontenta, e eli volesse ogni cosa rimettere ?» e condonare, e riceverlo nella sua grazia ed amore. Ne la 33 pregammo quindi caldamente, ed ella per le nostre istanze 3> e per le suppliche del figlio, gli perdonò tutto di buon 33 cuore e volontà; ed a perpetua memoria abbiamo fatto 33 apporre il nostro suggello a queste lettere. Dato dal no-33 stro castello del bosco di Vincennes ec. » . Incapaci di supplire al silenzio degli storici, vi vorrebbe un Edipo a farci conoscer la causa, il luogo e la durata di prigionia della contessa Yolanda. Quello che si sa di certo è ch’ella era libera nel l'ò’jS. Difatti la vediamo allora in lite con Maria di Spagna vedova di Carlo II di Valois conte d’A-lencon, che godendo a titolo di vedovile feudi e suflfeudi di Nogent-le-Rotrou, richiedeva da lei la fede e l’omaggio, la redimibilità e l’obbedienza feudale, le quali cose ricusava Yolanda allegando che la terra di Nogent dipendeva non dal castello di Relíeme, ma dalla contea di Chartres; su di che nacque il 24 marzo 1387 (V. S.) sentenza definitiva del parlamento di Parigi che dichiarò buono e valido il sequestro feudale fatto da Maria, e condannò la dama di Bar a restituire i frutti ed alle spese (La Clergerie, pag. 294-301). Ritorniamo al duca figlio di Yolanda. L’anno 1377 egli disfece in ordinata battaglia Gobert d’Apremont che gli avea imprudentemente dichiarato guerra, il fece prigione c lo costrinse a cedergli la castellania di Dun per prezzo della sua libertà (Gobert poco prima avea ottenuto dall’imperatore i diritti regali per lui e i primogeniti di sua famiglia). Nel i386 il duca di Bar e quel di Lorena alla testa delle lor truppe accompagnarono il re Carlo VI nella