DEI CONTI D’ANJOU IOI pitani Ambrogio Lorc, Guglielmo il’ Orvai, la Ilire, non che altri signori francesi, gl’introdussero di notte tempo nella città, di cui que’ valorosi s’impadronirono, dopo aver trucidato chiunque loro opponea resistenza; talché il conte di Sulfolck, governatore della piazza, ebbe appena il tempo di rinchiudersi nel suo castello. Però alla dimane il generale Talbot, essendo accorso da Alencon in di lui aiuto, sorprese anch’ egli la piazza durante la notte, e fece troncar la testa a’più ragguardevoli cittadini. Il duca Luigi III non fu da meno per lo valore che i suoi antecessori. Egli difese i proprii diritti intorno al regno di Napoli, ed era già a quella di farsene signore, quando fu colto dalla morte a Cosenza il i5 novembre ¡434 in età di trentun anno, senza lasciare alcun figlio da Margherita, figlia d’Amedeo VIII duca di Savoja, che lo aveva sposato il 22 luglio i43i, e che essendo a lui sopravvissuta, nel ¡444 Passò a seconde nozze con Luigi il Pacifico, elettore palatino, dopo la cui morte ebbe per terzo sposo Ul- Duclii di Turemia lui e suoi eredi maschi, ad eccezione de’regali diritti e dei castelli di Chinon e di Loches. La camera dei conti, che tenevasi a Bourges, si mostrava aliena a confermare cotcste lettere; ma il re convocatala, le ingiunse di procedere alla verificazione di questo atto, che si eseguì nel 25 aprile dell’anno 1424. Egli fece il solenne suo ingresso a Tours il 27 maggio seguente, ma intanto eh’ei trovavasi in questa città gl’inglesi proseguivano in Francia le loro conquiste. Ora Arcambaldo, fatto consapevole com’ essi in que’ giorni si erano insignoriti d’Ivri, mosse frettolosamente contro di loro e prese fra via Chateaudun, ove il duca di Alencon, il maresciallo de la Fayette, il visconte di Nar-bonna ed altri signori lo raggiungevano. Avvertito il duca di Bedford che Arcambaldo trovavasi a Verneuil, presa da lui poco prima, gli mandò dicendo per un araldo che bramava di bere seco lui, e quindi pregavalo di aspettarlo; a cui il duca rispose che appunto per questa ragione s’ era