34a . CRONOLOGIA STORICA rono desse esaudite; ed il duca di Mercoeur poi soprà£giunto comparve dinanzi al re con un’aria d’imbarazzo, e partì poscia col di lui perdono e col disprezzo della corte. Ben tosto ei prese il partito di assentarsi dal regno, ove non si scorgeva tenuto in veruna considerazione; e dacché i Turchi facevano allora la guerra all’ Imperatore in Ungheria, ivi*condusse dodici centinaia di gentiluomini a proprie spese, distinguendosi non solamente per azioni coraggiose, ma eziandio con operazioni, mercè le quali anche i più periti capitani avrebbero meritato encomi (Saint-Foi.i:). Morì poi a Norimberga, mentre stava tornandosi in Francia, di febbre petecchiale, il i() febbraio 1602 in età di quarantatrè anni. Enrico IV, che teneva in assai conto il suo valore, gli fè celebrare il 27 aprile seguente a Nostra Signora di Parigi l’esequie, in mezzo alle quali San Francesco di Salcs, allora coadiutore di Ginevra, pronunciò un’ orazione funebre con assai discrezione, non lodando nella vita del duca di Mercoeur senonchè ciò che era veramente degno di encomio. Oltre la figlia, di cui abbiamo or ora parlato, aveva dal suo matrimonio avuto un figlio, che nel i5go mancò in età di undici anni. La sposa sua terminò i suoi giorni nel castello d’Anet il G settembre 1623, mentre contava sessantaun anno, e fu sotterrata ai Cappuccini di Parigi. FRANCESCA di MERCOEUR e CESARE di VENDÓME. i6»3. FRANCESCA di LORENA, nata nel iSga, unica figlia di'Filippo Emmanuele duca di Mercoeur e di Maria di Luxemburgo, unita in matrimonio nel 1609, mercè due contratti eretti l’uno nel i5g8 e l’altro nel 1G08, con Cesare, figlio naturale di Enrico IV e di Gabriella d’ Estrécs, duca di Vendome, succedette col marito nel 1623 alla sua le coscienze. Il confessore trionfò «Iella vecchia principessa} ma per convertire la seconda é sua figlia fu mestieri chiamare da Verdun il santo vescovo Erico di Vaudemont, prelato molto aderente al monarca. I suoi discorsi produssero l’effetto che si sperava, ed il maritaggio iu celebrato a Fontainebleau nel luglio 1609 con molla magnificenza. Enrico IV V1 comparve tutto lucente di gemme, tenne la corsa dell’anello, e quasi sempre ne uscì vincitore*