DEI CONTI DI LAVAL i73 tuna, cominciò a deprezzare lo sposo ed a voler amministrare da se le sue terre. Guido dal lato suo soffcrir non potendo l’impero che s’arrogava la moglie, ed.intcndendo di far valere i propri diritti, ottenne contro di lei molti decreti, i quali però non sortirono un grande effetto, atteso l’appoggio ch’ella trovava nei propri sudditi, ritirata, come erasi, ne’suoi castelli e fortezze, che tenea a buona guardia. Alla per fine si formò fra i due sposi una specie di riconciliazione, durante la quale Guido trovò mezzo di arrestar la consorte e tradurla prigioniera nel castello di Joi-gni, ove tennela racchiusa per molto tempo. Sfuggita da esso nel i55y mercé il soccorso di una delle sue guardie, fece ritorno nelle proprie sue terre, i cui abitatori ¡’accolsero con molta gioia. Guido le intimò allora di tornarsene a lui, e fece anche emanare un decreto del parlamento, per cui ne fosse costretta; e come rifiutavasi tuttavia di obbedire, si rivolse al pontefice Paolo IV, il quale, udita da lui la esposizione del fatto, emanò contro di lei una bolla di scomunica cui gli officiali di Parigi e di Meaux ebbero incarico di scagliare. Codesta sentenza, che le venne partecipata nel castello di Meriais presso Vitré il 20 febbraio del i557 (V. S.), la determinò a gettarsi nel partito dei Protestanti e ad abbracciare la religione novella. Francesco d’Andelot di lei cognato, scorgendo com’ella non aveva alcun figlio, presala sotto la sua protezione, la difese dalie persecuzioni dello sposo. Nel 15()j ella venne accusata di aver fomentato e fatto scoppiare co’suoi tranelli la congiura intentata dagli Ugonoti affine di togliere di mezzo il re Carlo IX, allorché da Meaux ritornava a Parigi. Istituitosi contro di lei il processo nel parlamento della capitale, venne per decreto condannata all’ultimo supplizio colla confisca di tutti i suoi beni a vantaggio del re: giudizio, d’onde i procuratori-generali del parlamento presero sovente motivo di sostenere come la contea di Lavai appartenesse al monarca, senza poi fare attenzione alla circostanza che tutto era poscia stato abolito negli editti di rappacificamento. Oltre a ciò conteneva il decreto che le armi della contessa di Lavai sarebbero rovesciate e trascinate per le vie di Parigi a coda di cavallo: e fu questo il solo articolo che sorti la sua esecuzione; dacché la contessa ritiratasi a Lavai, ivi