DEI CONTI D’ANJOU Normanni coll’aiijto d’Eude conte d’Outre-Maine. Il re Luigi il Balbo, per compensarlo de’servigi che gli avea resi, gli lece sposare ncll’878 Adrlc figlia ed erede di Goffredo I conte di Gatinais, cui il genitore morendo aveva lasciata in custodia del monarca. Questo nodo rese Ingelgero uno fra i più potenti signori di Francia. Il Gatinais, Pagus JVastinicnsis , aveva allora per capoluogo Chateau-Landon, e confinava colla contea di Sens, coi territori di Melun e d’Etanipes, colla contea d’Orleans c col Nivernais, comprendendo nella sua estensione Courtenai, Saint-Fargeau, Moret, Puiseaux, Milli, Gien, Lorris, ed i territori ove giacciono a’nostri giorni Montargis, Nemours e Fontainebleau. I baroni del Gatinais non ¡scorsero senza disgusto questo legame, ed esitarono a riconoscere come signore feudale quello eli’era stato ad essi eguale, cd anche inferiore ad alcuno tra loro. Finalmente gli resero omaggio per riguardo all'autorità del monarca: Barones IVastiniensis pagi, prae-cipiente rege, hotnagiutn et ligentiam Ingelgero fecerunt, et terram suam de' inanu ejus susceperunt ( Gesta Consul. Andeg.). La sposa d’Ingelgero gli recò in oltre un palazzo nella citta d’Auxerre, con eccellenti vigne ed altri domimi in quel territorio. In Autissiodorensi edam urbe curtein propriam, et vineas vini superlativi bajulas et prae-dia suburbana possidebat (ibid.). Adalando, arcivescovo di Tours, ed il di lui fratello Aimone vescovo d’ Orleans, zii di Adele, aggiunsero eziandio alla dote della nipote le terre d’ Amboise, di Buzancai e di Chatillon, che formavano parte del loro patrimonio, di modo che Ingelgero divenne uno de’più doviziosi signori di Francia. Egli in seguito infeudò Amboise ad uno de’suoi vassalli di nome Amone, che già ne possedeva una parte per diritto di eredità. Ignoriamo quale condotta tenesse questo conte verso i figli di Luigi il Balbo. Nell’anno 887 egli da Cablis, non già da Auxerre, riportò a Tours nel i3 dicembre il corpo di San Martino, che colà avea trasferito nell’853 per timor de’Normanni: cd in riconoscenza di tale servigio i canonici di Saint-Martin concessero a lui e suoi successori nella contea d’Anjou la tesoreria della lor chiesa. (Vedi su questo punto la seconda lettera di D. Jourdain a 31. Mille intorno al suo com-petulio della storia di borgogna.) La Cronaca di Tours