456 CRONOLOGIA STORICA brandirono le armi dall1 una e l’altra parte. Baldovino, forte per l’alleanza di Enrico I conte di Nainur di lui suocero c dei vescovi di Liegi e di Cambrai, marciò contra Thierri per impedirgli di fortificare il suo castello di Cauhortim posto al piede del monte Saint-Remi e se ne tornò indietro col disonore di una sconfitta (Waterlos et Annal. Aquicin.). Il castello di Raucourt dava forte imbarazzo a quello di Douai, ove nessuno senza il congedo del signore potea giunger sicuro, e donde era al pari difficile 1’ uscirne contra sua voglia. Il conte di Fiandra avendolo fatto investire, ridusse ben tosto la guarnigione alla mancanza di viveri. Baldovino accorse in suo aiuto e trovò mezzo di farvi entrar vettovaglie in assenza di Thierri. Questi al suo ritorno rincorato il coraggio de’suoi, pose in fuga il nemico nel settembre n5o, giusta Lamberto Waterlos. Ma la cronaca inedita di Saint-Ravon, di cui possede un esemplare il vescovo di Anvers, pone questa spedizione al ii5i. L’anno 1163 fu fortunato per Baldovino per aver a lui assicurata, o meglio a suo figlio, la successione di Enrico I suo cognato conte di Namur, di Luxemburgo, de la Boche e di Durbui colla donazione fattagliene come a suo più prossimo crede, non avendo figli dalla sua sposa Lauretta (Gilbert de Mons). La morte di Nicola vescovo di Cambrai, accaduta nel 1167, occasionò uno scisma in quella chiesa per la doppia nomina di Pietro figlio di Thierri d’Alsazia e dell’arcidiacono Alard. Nel 1168 rimase preferito il primo in forza della protezione dell’imperatore, a malgrado degli sforzi fatti da Baldovino per farla annullare. Baldovino avea forte passione per li fabbricati, e glie ne rimase il soprannome. Egli circondò di mura la città di Binche, fortificò la città d’Ath nel Brabante, da lui acquistata da Gilles di Trasegnies, ristaurò il Quenoi, vi edifico un castello, e così fece a Bouchain. Braine-la-\'illote, chiamata dappoi Braine-le-Comte, nell’Hainaut, si trovò contenta di esser caduta sotto il suo potere mercè uno scambio da esso fatto col capitolo di Saint-Vaudru; ma la città cui mise più cura in abbellire fu quella di Valenciennes daini acquistata nel 1160 da Goffredo suo fratello uterino in un alla castellania ed a parecchi fondi posti nell’ Ostrevant. In