ÌP CRONOLOGIA STORICA gne nello stesso mese la contea d’Anjou in ducato-panato. Tale favore concesso a Luigi andava per altro congiunto ad un male: poiché egli fu nel numero di coloro che il re spedi a Londra a tener le sue veci in qualità di ostaggio. Però annoiato della sua cattività, nel 13fc>3 se ne fuggì, c. di soppiatto tornò a Parigi, allegando per iscusa che quando si saprebbe il motivo del suo ritorno non potreb-besi che approvarlo: ma il pubblico non lo seppe giammai, nè il re .lo approvò. II duca Luigi nel 1365 fu inviato dal nuovo re Car- lo V suo fratello in Bretagna , perchè ivi maneggiasse la pace fra il duca Giovanni di Montfort e la principessa Giovanna vedova di Carlo di Blois. Creato poscia luogotenente del re nella Linguadoca e nella Guìenna, sottomise più e 5iù città di Querci, di Linguadoca e di Poitou al dominio el re; nè con minore successo represse le sedizioni eccitate nel suo dipartimento dalle nuove imposte; ma le punizioni cui sottopose i colpevoli non formano punto il più bell’elogio della sua umanità. Venne poscia eletto mediante lettere del 3o aprile 1370 luogotenente del re nel Delfi-nato (Ree. de Colbert, voi. 20, fol. 33q); e nell’anno stesso si spogliò della contea del Maine a favore del monarca, che gli diede in iscambio, solamente sua vita durante, il ducato di Turcnna con lettere in data 16 marzo 1370 (V. S.) (Martenne, Anccd., tom. I, col. a51 ). Egli per altro le conservò in se tutte e due, attesa una susseguente concessione del re in data del. 17 maggio successivo (Cartai, du Chancel. da Prat.). Questo principe conosceva a meraviglia il mestiere dell’armi: egli sbaragliò nel 1377 un esercito inglese capitanato da Tommaso Felton, che restò prigioniere. Dopo la morte di Carlo V fu eletto reggente del regno, indi capo del consiglio, durante l’età minore di suo nipote Carlo VI. Ogni sua occupazione in entrambe queste cariche ella si fu di ammassare fondi con ogni specie di modi, affine di recarsi a prender possesso del regno di Napoli, cui la regina Giovanna prima gli avea trasmesso, adottandolo con sue lettere in data 29 giugno i38o. Allorché egli ebbe esausto il tesoro del risparmio, il consiglio, il quale non cercava clic di affrettare il suo allontanamento, decretò che gli fosse riserbato sulle imposte