DEI CONTI E DUCIII DI BRETAGNA 289 mento di Brest, città allora in poter degl’inglesi: la ottenne dal re Riccardo nel 12 giugno 1397 dietro inchiesta del re di Francia, ma però a condizione che venisse a pace col contestabile. Nel i3gg, dopo aver corsa la più parte della.sua vita nelle guerre che sarebbe stato in lui il poter evitare , e nell’alternativa di buone e tristi avventure, Giovanni cessò di vivere a Nantes nel i.° novembre avvelenato, secondo pubblica voce, e venne sepolto nella cattedrale di quella città. « Questo principe toccava in ogni cosa gli estremi ; amanti te fino alla pazzia, odiante fino al furore, non si ravve-» deva giammai dalle sue prevenzioni. Fu egli che istituì « l’ordine militare dell’Ermellino, ordine in ciò singolare y> che potevano entrarvi anche le dame. La insegna sua » avea questo motto Alla mia vita: e due catene fermasi vano il collare onde stava appesa una doppia corona. » Con questa insegna !il duca voleva significare di aver » esposta due volte la propria vita per conservare la sua » dignità; e colle due corone, com’egli avesse due fiate » conquistata la Bretagna » (N. D. IL). Egli avea sposato: i.° Maria, figlia di Eduardo III re d’Inghilterra; 2.0 Giovanna, figlia di Tommaso Holland conte di Kent; 3.“ Giovanna figlia di Carlo il Malvagio re di Navarra. Da quest’ultima moglie, che ripassò ad altre nozze con Enrico IV re d’Inghilterra, egli lasciava quattro figli, cioè Giovanni che segue, Arturo 111, Gilles elìiccardo; non che tre figlie, che sono Maria sposa di Giovanni il Saggio duca d’AIen-con, Margherita e Bianca (V. Carlo F e Carlo FI presso i re di Francia). GIOVANNI V ovvero VI, detto il BUONO, ed anche il SAGGIO. i3gg. GIOVANNI, nato nel 24 dicembre del i38g, succedette a suo padre Giovanni di Montfort, sotto la tutela e *a reggenza della duchessa Giovanna sua madre, la quale _ nell’ anno successivo, avendo trattato col signor di Clisson, assicurò con questo il riposo della Bretagna. Il giovane duca nel 22 marzo i/}oi fece a Rennes il solenne suo in-T. XIII. io