DEI CONTI DEL MAINE 127 di Meulent, il quale temeva non forse Elia lo facesse scadere nell’ alletto del principe, dividendolo seco lui. Elia, punto vivamente da tale rifiuto, manifesta al re che non potendogli entrare in grazia, rivolgerà ogni cura per ricuperare il suo patrimonio. » Fate ogni vostro potere » rispo-segli generosamente Guglielmo; e ciò detto comandò gli si allestisse un salvacondotto per andarsene ove meglio gli fliaccia. Al suo ritorno nel Maine, che fu sul cominciar del-’ agosto, Elia venne accolto con giubilo nel castello di Loir ed in altre cinque 0 sei piccole città, dove parimente clic nei villaggi circonvicini fece riparare ai guasti che i Normanni vi avevano cagionati. Con questo egli si guadagnò i cuori degli abitanti di Mans, eil insensibilmente venne formandosi un’armata considerevole di volontari, colla quale entrò in campagna dopo la pasqua del 1099. Avvicinatosi nel giugno alle porte di Mans, la guarnigione della piazza capitanata dal conte d’Evreux fece contro di lui una sortita, ma ne venne respinta : i vincitori inseguendo i fuggiaschi entrarono nella città confusamente con loro, e, spalleggiati da’ cittadini, li costrinsero a ritirarsi dentro alla cittadella. Ivi assediati da Elia, sfogarono la loro vendetta sulla città scagliando coi propri congegni dei fuochi, che ne ridussero la maggior parte in cenere. Elia impiegava senza effetto tutte le sue macchine per ¡sforzarli a rendersi : la resistenza loro ostinata vinceva tutti i suoi sforzi, ed alla fine inducevalo a ritirarsi. Guglielmo intanto che trovavasi in Inghilterra, avvertito di quanto accadeva a iMans da un messaggiero che Roberto di Belleme gli aveva spacciato, sprona tostamente il suo cavallo veiWil mare, giacché era alla caccia quando ricevette questa novella, e monta sopra un cattivo naviglio, che primo trova al momento. Indarno gli si rappresenta il pericolo a cui si espone. » Io non ho » mai udito narrare, nè letto, rispose loro freddamente, che « un re siasi affogato. » (Willem. Gemmet., 1. 8, c. 8). Avendo con buona ventura approdato al porto di Touques, egli raduna in fretta un corpo di truppe, alla cui testa vola nel Maine, ove non trova fuorché rovine, e nè pure un nemico, giacché per ¡sloggiare non avevano essi attesa la sua venuta. Resosi padrone non senza molta fatica di alcune piazze, si recò a cercare Elia nel castello di Loir, ove abbandonata la città