DEI CONTI DEL PERCHE 221 il regno ili Luigi il Buono. Una parte del Perche fu dappoi posseduta dai signori di Belleme insieme con Alengon e colle sue pertinenze, che in sè racchiudeva anche il vescovado di Séez. Giova qui ricordare che il Bellemois, la cui capitale chiamata in latino Bellismus ovvero Beliismum, che giace a’ nostri giorni sopra una specie di scoglio, era in origine un quarto di lega più lungi nella pianura ove scorgesi tuttavia l’antica Belleme, nè fu punto ceduta a Rollone dal re Carlo il Semplice, ma restò invece congiunta al dominio della corona di Francia. Del che abbiamo, la prova, dice D. Boudier, in un atto del re Filippo I eretto a vantaggio della chiesa di Saint-Leonard di Belleme, ove Roberto di Belleme viene nominato siccome vassallo del re. GUGLIELMO I. 997. GUGLIELMO, figlio d’ Yves di Belleme conte di Anjou, divenne il ceppo dei conti del Perche. Egli cessò di vivere nell’anno 1028, lasciando tre figli, fra i quali Warino ovvero Guerino, di cui passiamo a parlare (Vedi Guglielmo I conte d’Anjou). WARINO ovvero GUERINO. WARINO ossia GUERINO, signore di Domfront, figlio di Guglielmo I signor di Belleme e conte d’Alencon, viene appellato Bastardo in una scrittura dell’abazia di Mar-moutier; sebbene tuttavia nel 1025 egli assentisse quale secondo figlio di Guglielmo alla fondazione dell’abazia di Lonlai. Warino avea sposata Melisenda ovvero Matilde, sorella, a quanto sembra, di Ugo arcivescovo di Tours, per parte della quale egli fu visconte di Chateaudun. Esso prendeva inoltre i titoli di signore di Domfront, di Nogeot e di Mortagne. Warino premoriva al genitore verso l’anno 1026. Guglielmo di Jumiege, che Io rappresenta siccome un tristo, narra come ei fu soffocato dal diavolo per avere ucciso a tradimento un valoroso cavaliere di nome Gontiero di Belleme, ch’era stato fra suoi più teneri amici. Dal suo maritaggio egli lasciava il figlio che segue (Bouquet, t. X, Pag. 191).