DEI DUCIII DI NORMANDIA 5i tutto libera dagl’inglesi. Così dopo essere stata duecento novantadue anni sotto straniera dominazione questa provincia si riunì alla corona di Francia, donde non venne mai più smembrata in appresso. Tuttavia non fu che mercè l’editto di' Giovanni re di Francia in data del mese di novembre j3(m, clie veramente le venne riunita in perpetuo (Ved. Arturo duca di Bretagna). E cosa degna da osservarsi che fino all’epoca di Filippo Augusto i signori non avevano in Normandia l’alta giustizia appellata Placito della Spada, Placitum Spadae; e sembra eziandio che prima del re Stefano non avessero alcuna specie di tribunale nelle lor terre, come appunto non ve n’avea in Inghilterra. I duchi di Normandia aveano stabilito un tribunale supremo per tutte le provincie conosciuto sotto il nome di Scacchiere (Echiquier) Scacarium, la cui giurisdizione ed ufficio vengono così descritti nello statuto di Normandia. Chiamatisi Scacchiere ( Eschequier) le assemblee d' alta giustizia, cui s’appartiene il correggere ed emendare, ovvero far emendare tutto ciò che i baili e gli altri giudici minori hanno mal giudicato, e che devono render a ciascuno ciò eh’è di diritto senza ritardo; e le loro decisioni hanno peso e fermezza, come uscite dalla bocca del principe ec. Noi appelliamo solenne giudizio quello che viene pronunciato unanimemente in pieno Scacchiere. Lo Scacchiere si teneva due volte all’anno, cioè a Pasqua ed a San Michele. Di ambulante che era, egli fu reso sedentario in Roucn nel i3oa dal re Filippo il Bello; e nell’anno poi i4<)9, ovvero i5oo giusta Cliopin, il re Luigi XII ad istanza dei tre ordini della provincia lo convertì in un parlamento mercè lettere in data del i.° ottobre; locchè venne poi confermato dal re Francesco 1 nel i5i5. Nel i33i (V. S.) il re Filippo di Valois donò il ducato di Normandia a Giovanni suo figlio,.che salì al trono nel i35o. Nel 1351 Carlo figlio del re Giovanni lo ricevette in appanaggio dal padre; e divenuto poi re di Francia nel • 364 sotto il nome di Carlo V, conservò questa provincia,