48?. CRONOLOGIA STORICA Ida, maritata a Radeboton conte d’Altcmbourg in Argaw e padre di Werner il Pio, primo conte di llabsbourg (Vedi i conti di Bar). T II I ER RI. 984. TIIIERRI figlio di Federico gli succedette nel ducato di Lorena e nella contea di Bar sotto la tutela di Beatrice sua madre che, giusta Giovanni di Bayon, volle perpetuare la sua reggenza. Ma Thierri, secondo lo stesso autore, si stancò finalmente di una dominazione che non riusciva meno molesta a lui che a’suoi sudditi, e l’anno 1011 fatta arrestare Beatrice, s’impadronì del governo. Mentre conveniamo con Giovanni di Bayon sulla realtà della reggenza di Beatrice, di cui non trovansi altrove vestigia, non possiamo essere con lui in accordo intorno la durata. E per vero vedesi dalle lettere di Gerberto, che nel 984 0 g85 Thierri immischiavasi di già nelle turbolenze che agitavano lo stato, e che nell’ultimo di questi due anni s’impa-dronì di Stenai (Bouquet, tom. IX, pag. 291). Dopo morto l’imperatore Ottone III, il duca Thierri si recò nel 1002 alla dieta di Magonza per l’elezione di un nuovo capo dell’impero. La sua inclinazione era per Ermanno duca di Svevia; ma vedendo che la pluralità degli elettori stava per Enrico duca di Baviera, non osò op- Ijorsì alla sua elezione, anzi finse concorrervi. La dissimu-azione però non ¡stette guari a smascherarsi; poiché l’anno dopo concertatosi con Ermanno, praticarono insieme escursioni sulle terre dei signori che mostravansi maggiormente addetti al nuovo re di Germania. Delle quali ostilità informato Enrico da Federico conte di Luxemburgo, di lui cognato, prese misure per far le cessare obbligando i ribelli a rientrar nel dovere . Adalberon vescovo di Metz, fratello di Thierri, morì l’anno ioo5, e questi trovò mezzo di procurare a suo figlio, benché fanciullo, di nome anche egli Adalberon, la s*lia vacante, ed indurre il re Enrico a nominare in amministratore del vescovato, durante la sua mi-norennità, Teodorico fratello della regina e figlio di Sigi-freddo conte di Luxemburgo. Ma Teodorico soverchiò colui che dovea da lui proteggersi. Con ciò offese del pari il re