DEI DUCII1 DI NORMANDIA 7 Nove anni appresso, presa terra di nuovo nella Neustria, egli si recò ad assediare Parigi verso il fin d’ottobre 885} ma la valorosa resistenza de’ Parigini capitanati da Eude conte di Parigi, poi re di Francia, lo costrinse a levare l’assedio nel io novembre doli’anno successivo, non senza però avere conchiuso un trattato coll’ imperator Carlo il Grosso. Da Parigi egli si spinse fino ad Auxerre, dove pose in fiamme l’abazia di Saint-Germain; e resosi dappoi signore di Meaux, di Troyes, di Toul, di Verdun e d’altre città, cui abbandonò al saccheggio e all’incendio, nell’889 fece ritorno dinanzi a Parigi, Eude venutogli incontro ai »4 giugno, lo sbaragliò nella selva di Montfaucon ; ma tale sconfitta non valse ad impedirgli di prendere Saint-Lo nel seguente anno, Bayeux ncll’891 ed Evreux ncll’892} dopo di che nell’anno medesimo risalpò, dirigendosi alla volta d’Inghilterra. iNuovamente lo si scorse nell’895 comparire in Francia, e il buon successo delle sue armi riempiere gli animi di terrore ^ ma venne sconfitto nel 911 dinanzi a Chartrcs, cui stringeva d’assedio, c posto in fuga nel sab-bato, 20 luglio, da Riccardo duca di Borgogna, Eblc conte di Poitiers e Roberto duca di Francia, che gli uccisero scssantottomila uomini (Hugo Floride.). Celere'e dastro nel ripiegare alle perdite, egli fece nuovi progressi , che finalmente indussero il re Carlo il Semplice a proporgli condizioni di pace^ e Franconc arcivescovo di Rouen ne fu il messaggicro. Bullone le accolse, ed a Saint-Clair-sur-Eptc si conchiuse il trattato, in forza del quale il re cedette al principe normanno quella parte della Neustria che al nord della Senna si estende dall’ Andele fino all’Occano, concedendogliene il possesso per lui e suoi credi a titolo di ducato dipendente dalla corona. Carlo inoltre gli accordò in isposa Gisla ovvero Gisella sua figlia, il tutto a condizione che ricevesse il battesimo, e la condizione venne effettuata nel g 12. Rollonc assunse nel battesimo, cui ricevette dalla mano "dell’arcivescovo di Rouen, il nome di Roberto dal suo padrino Roberto duca di Francia. Cotesta cerimonia era stata preceduta dall’omaggio, di cui una formalità consisteva nel baciare i piedi al re. L’ altero Rollonc ebbe a sdegno di compiere in persona quest’atto umiliante, c 1' ufficiale clic lo eseguì in vccc sua levò sì alto il piede