i,4 CRONOLOGIA STORICA duca di Bretagna, e presentatosi dinanzi alla Fcrté, l’assediò secolui e mercè componimento se ne rese signore. Scacciato da questo asilo, Avesgaldo si valse della mediazione di Fulberto vescovo di Chartres, affine di ridurre Erberto a sentimenti di pace; e Fulberto scriveva al conte una lettera così stringente, che otteneva il suo intento. Erberto Ser conseguente lo invitava nella sua risposta a recarsi a lans, ove in sua presenza restituì la Ferté al suo vescovo, riconciliandosi secolui. Intanto il duca di Bretagna dopo la presa della Ferté s’era volto a stringer d’assedio Lucie in Anjou. Foulques Nerra maravigliato di questo affronto gliene mandò chiedendo il motivo, e si ebbe in risposta, che ciò egli operava a fine di vendicare il conte Erberto dell’iniquo e barbaro trattamento da lui già ricevuto, protestando e giurando, che non si sarebbe ritratto prima che Foulques avessegli condonato il prezzo del riscatto e restituiti gli ostaggi che gli aveva inviati. Foulques stimò meglio appagarlo di quello che esporsi al pericolo di perdere una fra le migliori sue piazze. Siccome Erberto nel pacificarsi con Avesgaldo erasi inoltre accomodato con tutta la famiglia di questo vescovo, Guglielmo signor di Belleme tentò in forza di questa riunione d’impegnarlo in una guerra che allora aveva con Riccardo III duca di Normandia. Però essendosi Erberto rifiutato di entrarvi, Guglielmo mandò i suoi due figli a dare il guasto al paese del Maine. Ora il duca avendo mosso in aiuto di Erberto, offerse battaglia ai due figli di Guglielmo, de’quali uno perì nell’azione, e l’altro rimase fortemente ferito: questo duplice avvenimento cagionava al padre loro la morte; tanto fu grave il dolore che ne provò. Roberto suo terzo figlio e successore tentò di continuar questa guerra, ma non ebbe migliore fortuna : nel io3i egli cadde in mano di quelli del Mans, che il tennero prigioniero nel castello di Balon per due interi anni. Imprendevano i suoi vassalli a liberarlo, e già ottenevano una vittoria sui loro nemici, ma di essa così malamente poscia ne usavano, che quelli del Mans per vendicarsi trucidavano Roberto nella sua prigione. Rinnovellatesi le dissensioni fra Erberto ed il vescovo Avesgaldo, il prelato offeso vivamente da questo conte, avealo per la seconda volta colpito colla scomunica, e dopo ciò nel io32 se n’ era par-