DEI RE E DUCIII DI LORENA 473 fatta per lei da un uomo d’ordine degli ottimati c donde uscì salvo ed illeso. Quindi Lotario si vide costretto a ripigliarsela, e vi acconsentì*, ma ricominciati i dissapori, si determinò a ricominciare le procedure contra la moglie. Tratto ne’suoi interessi Gontiero arcivescovo di Cologna con promessa di sposare una delle sue nipoti, il prelato sedusse Theutgaud arcivescovo di Treviri, uomo semplice e facile, ed essi due tennero il 9 gennaio 860 ad Aix-la-Chapellc una nuova assemblea, in cui Thietberge confessatasi colpevole del delitto imputatole, fu condannata a pubblica penitenza e ad esser rinchiusa in un monastero. Dal 3naie uscita l’anno stesso ricorse a papa Nicola I col mezzo e’suoi deputati, e reclamò contra la sua confessione dicendo non averla fatta che per sottrarsi ai cattivi trattamenti del re. Thietberge viveva allora ritirata in Francia alla corte di Carlo il Calvo. In questo mezzo si tenne alla metà di febbraio dell’ anno stesso ad Aix-Ia-Chapelle un secondo concilio per ordine, secondo Hincmar, dei re Carlo, Luigi e Lotario, deccrnentibus gloriosis regibus Carolo, llludo-vico et Hlothario, nel quale si confermò il giudizio del primo. Un terzo se ne adunò nella stessa città il 29, e non 1’ 8 aprile 862, in cui essendo stato approvato il divorzio di Lotario, fu autorizzato questo principe a contrarre nuove nozze. Quindi egli sposò solennemente Valdrada, che manteneva qual concubina, e la fece incoronare regina (Annal. Bertin.). Thietberge essendosi appellata da questa sentenza al papa, i due legati Rodoaldo vescovo di Porto e Giovanni vescovo di Ficocle (oggidì Cervia) spediti da Nicola I, tennero a Metz nel giugno 863 un concilio in cui l’ultimo d’Aix-Ia-Chapelle fu confermato. Il pontefice cassò gli atti del concilio di Metz, e depose i legati eh’eransi lasciati corrompere dal denaro, non che gli arcivescovi di Treviri c di Cologna (Annal. Bertin.). Il legato Arsenio inviato in Francia indusse il 3 agosto 865 Lotario a ripigliare Thietberge, ma l’anno stesso avendo egli richiamata Yaldrade, furono l’uno e l’altra scomunicati dal papa (Otto Frising. Chr., 1. 6, c. 7). L’abate Uberto fratello di Thietberge, che Lotario avea creato duca del paese situato tra il monte Jura e il monte Joui, non vide con occhio indifferente l’oltraggio fatto alla