CRONOLOGIA STORICA di Nevcrs figlio dei duca di Borgogna, a cui era affidato il comando, e col fiore della nobiltà francese per muover guerra ai Turchi . Però la sua imprudenza e presunzione furono causa della perdita del combattimento di Nicopoli datosi agl’infedeli il 28 settembre dell’anno medesimo, in cui restò prigioniero e fu spedito a Burse, o com’ altri vogliono a Micaliso in Natòlia, ove morì il i5 giugno dei-ranno successivo nel punto che stava per essere liberato. Scorgesi la sua tomba nella chiesa di Nostra Dama d’ Eu : tomba che non è per nulla un capo d’opera, ma che ha questo di singolare, che sta rinchiusa in una gabbia di ferro e che la figura dell’estinto vi si rappresenta senz’elmo e senza guanti, per indicare che questo principe era morto in prigione. Avea egli sposata, mercè contratto esteso a Parigi nel 27 gennaio i3g2, Maria duchessa d’ Auvergne figlia di Giovanni di Francia duca di Berri e vedova di Luigi di Chatillon conte di Dunois, donde ebbe Carlo di cui passiamo a parlare, Bona che fu moglie, i.° di Filippo di Borgogna conte di Nevers, 2.0 di Filippo il Buono duca di Borgogna, e finalmente Caterina moglie di Giovanni di Borbone signore di Carenci. La loro madre passò a terze nozze nel 24 giugno dell’anno if\oo con Giovanni duca di Borbone. CARLO d’ARTOIS. i3g7. CARLO, primogenito di Filippo d’Artois, gli succedette nella contea d’Eu in tenera età. Dacché fu in istato di vestir l’armi, il re Carlo VI lo costituì luogotenente generale in Normandia ed in Guienna. Preso nel j415 alla battaglia d’Azincourt e condotto prigioniero in Inghilterra, non ne venne liberato che nel 1438; e vi sarebbe rimasto ancora più lunga pezza se la generosità del duca di Borbone suo fratello uterino non gli pagava il riscatto. H re Carlo VII ricuperò in questo personaggio un soggetto fra i più zelanti al suo servigio ed a quello dello stato, menti-’egli si rifiutò nel 144° formar parte della famosa lega de’principi conosciuta sotto il nome della Praguerie, e fu poi mediatore della loro riconciliazione col re, allorché questi ebbe distrutta una tale fazione. Carlo d’Artois seguì questo monarca in parecchie spedizioni e massime in quella