¿io/, CRONOLOGIA STORICA fragio. Giunto che egli fu a terra, i sudditi di Guido lo arrestarono e lo condussero al loro signore, che il tenne prigioniero e poselo in ceppi ; poiché tale era il barbaro costume di Ponthieu, dice Guglielmo di Malmesburi, che coloro i quali sulle coste arcano evitato il naufragio, si trovavano nelle terre di lui esposti a novelli danni. Del resto quest’uso, che chiamavasi diritto di Lagano, jus Lagoni, non era già speciale al Ponthieu; ma dall’imboccatura della Somma sino a quella del Reno tutte le signorie godevano la facoltà di prendere ed appropriarsi gli uomini e gli effetti de’vascelli che venivano a naufragare sulle lor coste ( Du Cange, Gloss. voce Lagan ). Avendo Araldo trovato modo di far consapevole del suo stato il duca di Normandia, questi lo domandò imperiosamente a Guido, il quale glielo condusse nella città d’Eu. Il duca poi per indennizzarlo del riscatto che calcolava ritrarre da Araldo, gli donò una bella terra situata sul fiume Eaune nel paese di Caux. Del rimanente Guido fu principe giusto e benefico verso i suoi soggetti, mentre abolì nel 1074 molte male consuetudini che i suoi predecessori aveano stabilite nel Ponthieu a proprio vantaggio; e nel 1075 fondò il priorato di Saint-Pierre d’Abbeville. Nell’anno 1077, dopo che Simone conte di Valois, del Vexin e d’Amiens ebbe rinunciato al mondo per ritirarsi nell’abazia di Saint-Claude, dicesi che Guido s’impadronisse d’ una porzione della contea d’Amiens per diritto di convenienza; dacché non si scorge che altri egli n’avesse (V. 1 conti di Valois). L’anno 1097 od in quel torno Guido compì nel sabato dopo la Pentecoste la cerimonia di armar cavaliere in Abbeville il principe Luigi figlio del re Filippo I; loccliè noi comprendiamo da una lettera che scrisse egli stesso a Lamberto vescovo d’ Arras per invitarlo a questa solennità (Baluze, Miscel., toni. V, pag. 310). Guido avea concesso, non sappiamo in qual anno, all’abazia di Saint-Josse patrono del Ponthieu, affine di ottenere dal cielo la conservazione di sua figlia Agnese, tres aquatias, tre marce, una ad Etaples e due a Vabcn (intendesi qui per aquatias, che noi traduciamo maree, il diritto di pescare il pesce che la marea trae sulla costa.) A questo dono egli aggiunse mercé scrittura dell’anno 1100 cinque altre maree a