466 CRONOLOGIA STORICA » si riconciliò alla meglio colla zia, clic restò la posseditrice, » conformemente ad un nuovo decreto del marzo i3i8 » (Encyclop. rnethod.)...... Roberto sopportò in silenzio il proprio rancore fino al regno di Filippo di Valois. Questo principe, di cui egli avea sposata la sorella, ebbe compassione del suo infortunio, ma non osando annullare i decreti che privavano il cognato della contea d’Artois, eresse per consolarlo in panato la di lui contea di Beaumont-le-Roger con lettere del gennaio i328 (V. S.). Codesto favore unito a quello che avea di già ricevuto, gli sembrò insufficiente a paraggio della successione cui reclamava ; dimandò quindi la revi-sion del processo; e come gli abbisognavano nuovi documenti, ebbe ricorso alla frode per procurarseli. Mercè l’aiuto di Giovanna di Divion moglie di Pietro di Broyc gentiluomo, egli formò quattro lettere ed altre pezze, colle quali provava che Roberto II suo avolo avea fatta donazione della Contea d’Artois a Filippo suo padre, che il re Filippo il Bello avea confermata codesta donazione, e che Mahaut vi avea consentito. Oltracciò produsse cinquantacinque testimoni, che esaminati attestarono i fatti medesimi. In questo mezzo Mahaut morì in una maniera che non parve punto naturale il 27 ottobre del i32g, lasciando da Ottone IV conte di Borgogna suo sposo, fra gli altri figli, Giovanna di cui verremo a parlare. Avea ella assistito alla consacrazione del re Filippo il Lungo suo genero, sostenendo la corona sulla testa del monarca insieme cogli altri pari; cosa fino allor senza esempio. Aveva in oltre presa sede in parlamento in qualità di pari nel giudizio pronunciato l’anno 1315 contro Roberto di Bethune conte di Fiandra. Il regime di questa principessa, governata essa medesima da Thierri d’Irechon, che di prevosto d’Aire era divenuto vescovo d’Arras, non soddisfece punto a quei d’Artois, i quali dopo avere lunga pezza mormorato sugli abusi che ella commetteva contro le leggi e le costumanze del paese, se le ribellarono nel i3i6; talché senza le cure da Filippo il'Lungo adoperate per reprimerli, Boberto d’Artois, ch’era venuto a costituirsi loro capitano, sarebbe rimasto signor del paese (V. Ottone IV conte di Borgogna).