DEI PRINCIPI DI SEDAN EC. 387 a difendere la di lui innocenza contro le calunnie dei suoi nemici. Il duca però non s’ arrese a tale comandamento, asserendo di non volersi porre in balia de’suoi nemici, che soggiogavano agevolmente lo spirito del monarca, e continuò quindi a soggiornare ad Heidelberg per Io spazio di circa tre anni, durante i quali l’elettore e gli altri principi protestanti d’Alemagna, di concerto co’suoi amici in Francia e co’suoi parenti, non cessarono di adoperarsi per la di. lui riconciliazione col re. Questa non dipendeva in certo modo che da lui stesso, mentre Enrico IV aspettava solamente la sommissione di lui per concedergli il perdono. 11 re ottenne finalmente quanto bramava e quanto avea diritto di attendersi, che cioè il duca gli si presentasse, come fece il 6 aprile 1606, e gettandosi a’di lui piedi, gli rinunciasse il principato di Sedan. Enrico allora non ebbe alcuna renitenza nel perdonargli, e glie lo restituì in capo ad un mese; ma dopo quest’epoca prevedendo, meglio che prima, quale abuso potea fare del suo grande ingegno, si diede sempre pensiero di tenerlo in freno. Morto il re Enrico IV, il maresciallo di Buglione si occupò nel trovar modo di rendersi necessario; di che la principessa reggente essendosi adombrata, fecelo ricercare, e gli conferì un impiego, che però fu cosa di poco rilievo rispetto alla di lui ambizione. Fatto ritorno da un’ambasciata straordinaria di cui era stato incaricato per l’Inghilterra, egli formò una fazione di malcontenti sotto pretesto del cattivo reggime dello stato, maneggiando P aliare con tanta destrezza che ne rimase sempre il capo ed il mediatore. Avversario del maresciallo d’Ancre, perchè lo trovava troppo potente, si adoperò lunga pezza per la sua rovina, e finalmente vi riuscì. Non avendo adempiute le di lui speranze la rivoluzione accaduta nel ministero, egli si gettò nel partito della regina madre già arrestata a Blois e la indusse a servirsi del duca d’Epernon per uscir di prigionia. Ravvolgeva già in mente altri disegni, allorché fu preso in Sedan da una malattia, che nel 25 marzo 1623 il tolse a’vivi in età di sessantasett’anni e mezzo. Dopo la morte di Carlotta sua prima moglie avea egli stretto un secondo nodo per contratto del 16 aprile i5g5 con Isabella di Nassau, figlia minore di Guglielmo principe d’ Orange, la quale morì nel