446 CRONOLOGIA STORICA tefice assumendo con calore gl’interessi di Costanza, nel 27 agosto 1168 scrisse da Benevento, ove allora trovavasi, ai vescovi di Soissons, d’Amiens e di Laon, imponendo loro dr porrd in opera ogni sforzo presso Matteo e la di lui consorte Maria per indurli a restituire a questa principessa la contea di Boulogne. « Nel caso che si rifiutino » di eseguire questa restituzione, rinnovellate, diceva egli, » la scomunica già pronunciata contro di loro per 1’ ille- v cito matrimonio da essi contratto ». In un’altra lettera ch’egli scriveva ad Enrico arcivescovo di Reims fratello di Costanza, il quale avealo sollecito in favore della sorella, gli ordinò di nulla trascurare per costringere le persone eh’erano state presenti alla costituzione dell’assegno dotale a rendere testimonianza del vero (Vaissctic). Matteo npp di meno si fece giuoco di questa nuova burrasca, mantenendosi in possesso della contea di Boulogne. Nel 1169 ovvero 1 170 la contessa Maria tocca da pentimento si separò dal marito e ritirossi nel monastero di Sainte-Austreberthe di Montreuil, ove morì nel 1180 ovvero 1182. Matteo dopo il di lei ritiro sposò nel 1170 Eleonora figlia di Baule conte di Vernando^ c vedova, i.° di Goffredo conte d’Ostrevand, 2.0 di Guglielmo IV conte di Nevers. Nel seguente anno egli fondò la città di Etaples. Nel 1173 insieme col conte di Fiandra suo fratello spiegò partito pel principe Enrico il Giovane, che s’era ribellato contro il re d’Inghilterra Enrico II suo padre. Questi due conti avendo sul finire del luglio condotte delle genti al principe ribelle, mossero.seco lui all’assedio d’Aumale, di cui si resero signori attesa la perfidia del conte d’Aumale medesimo; e di là si rivolsero a Driencourt, che in cgual modo da essi fu presa. Piegarono in seguito alla vplta di Arques, ma cammin facendo il conte Matteo, come riferisce Raulc di Diceto, venne ferito a morte da un certo marchese il giorno di San Giacomo, cioè il 25 luglio stesso; avvenimento, aggiunge egli il cronista, che fu visibilmente l’effetto della divina vendetta. » Poiché cinque anni prima » nel giorno medesimo di San Giacomo, Matteo avea giura-« to fedeltà al re padre (il vecchio Enrico), toccando le » sante reliquie, e specialmente un braccio di detto santo, » che ivi era presente ». Altri invece asseriscono che Matteo