DEI CONTI DI SOISSONS 343 di quattranni, cd ottenne qualche tempo dopo delle bolle di coadiutvice dell’ abadessa Luigia di Borbone-Lavedan. Ma non avendo punto professato, ella abbandonò quel chiostro nell’anno 1624? enei seguente passò in matrimonio con Tommaso Francesco di Savoja principe di Carignano, stipite del proprio ramo ed ultimo figlio di Carlo Emma-nueje duca di Savoja, nato il 21 dicembre 1596, col quale ella succedette al proprio fratello Luigi li nella contea di Soissons. Il principe Tommaso servì con onore la Francia fino il i634 ; ma scontento allora det cardinale di Iìicbe-lieu, passò al servigio del re di Spagna, il quale gli affidò il comando delle sue armi ne’Paesi-Bassi. Fu egli appunto che per comando della corte di Vienna s’ impadronì nel a() marzo 1635 dell’elettore di Treves, alleato della Francia^ e lo trasse prigioniero a Bruxelles. (Il p. d’Avrigni, cui ci conformiamo quanto alle date, attribuisce tale arresto al conte di Emden governatore di Luxcmburgo.) La vittoria d’Aveino nel Luxemburghese riportata sopra lui dai marescialli di Chatillon e di Brezé it 20 maggio dello stesso anno, non gl’impedì d’inoltrarsi in Picardia e di rendersi colà signore di parecchie piazze, fra le quali la più ragguardevole fu quella di Corbia presa il i5 agosto i636 dopo tredici giorni d’assedio. Avendolo la morte del duca di Savoja suo fratello richiamato, nel i638 in Piemonte, ivi durante la minorennità de’propri nipoti contese alla duchessa sua cognata la reggenza dello stato, e per sostenere la sua pretensione cercò 1’ appoggio della Spagna. La guerra civile che per questo motivo egli accese, fu sopita nel 1642, mercè l’accomodamento da lui fatto il 14 giugno delio stesso anno colla duchessa, non che la sua riconciliazione colla Francia, la quale lo creò generale delle sue armi in Italia. Bivestito di quest’ufficio, incominciò a scacciare gli Spagnuoli dal Piemonte, ove egli stesso gli avea introdotti. Nel 1654 venne onorato della carica di gran mastro di Francia, di cui si era spogliato il principe di Condè, che allora portava la guerra alla propria patria coll’ armi della Spagna. Nel i655 Tommaso ebbe la peggio innanzi Pavia, di cui nel i3 settembre fu costretto a levar l’assedio dopo cinquanta giorni di aperta trincea; e questa sconfitta si attribuisce alla mala intelligenza clic passava fra