DEI SIGNORI DI BAUGENCI 663 Enrico I, Lancelino stipulò una scrittura colla quale donava alla chiesa di Sainte-Euverte d’ Orleans il villaggio di Ve-sel, Villani de Feselo; scrittura che fu firmata, secondo l’uso de’tempi, da tre de’suoi cavalieri, un chierico c cinque altri testimoni, e che venne dappoi confermata dai fratelli Simone e Lancelino figli di Raule, in conformità, così è detto in essa, alla concessione già fatta da Lance-, lino loro avo : Ilanc autem donationem confirmavere Simon et Lancelinus de Balgentiaco fratres, filii Radulphi , sicut et a\’iis eoruni Lancelinus concesserat ( Etiennot, ib., pag. 38). Lancelino firmò nel io4o sotto il nome di Lan-dri l’atto della consacrazione della chiesa della Trinità in Vendome; e nello stesso anno vendette alla contessa Agnese il juspatronato della chiesa di Saint-Brienheure situata nel sobborgo superiore di questa città ch’era soggetto allo stesso signore di Baugenci. Tali specie di vendite erano assai comuni a que’ tempi. Trovandosi a Baugenci nell’anno io5o Roberto abate di Yendome, ebbe da Lancelino la permissione di stabilire nella stessa Vendome una fiera il giorno di San Bienheure; e l’atto di una tal concessione nota ch’ella si fece: Donino abate in palefrido suo sedente, Lancelino vero in pedibus suis corarn eo stante; locchè noi rileriamo per far conoscere le costumanze del tempo ( Chart Vindocui. i fol. 79). Lancelino, che per anco viveva nel io5i, ma non era più nel 1060, avea sposata Paolina figlia di Erberto Sveglia-Cane conte del Maine, donde lasciò un altro Lancclino di cui or parleremo, Giovanni signore della Fioche ed Ancelino ovvero Anseimo signor di Beaumont. LANCELINO, ovvero LANDRI II, successore di Lancelino I suo padre, condusse genti nel 1078 al re Filippo I per aiutarlo a ridur al dovere Ugo di Puiset, il quale baldanzoso per la protezione di Guglielmo il Couquistatore si era ribellato contro il proprio sovrano. Egli però ebbe la sventura di restar preso dallo stesso Ugo in una zuffa insieme col conte di Nevcrs 6 col vescovo d’Auxerre. Ignoriamo quanto durasse la sua prigionia; ed ecco che cosa narra in di lui proposito il cartolare dell’abazia di Vendome. Lancelino, quanto a’suoi natali, era illustre per la