662 CRONOLOGIA STORICA in comune il vescovo ed i canonici fino all’8^5^ ma dopo quell’epoca venne esso riserbato pel solo vescovo, il quale diede in risarcimento al proprio capitolo altri possedimenti. Tutto questo sembra veramente apocrifo ; ma ciò eh’c fuori di dubbio si è, che dopo la istituzione de’feudi sotto la terza stirpe, i vescovi d’Amiens godettero dell’omaggio di Raugenci fin al 1291. Fu allora che il vescovo Guglielmo di Macon cedette a Giovanna contessa di Rlois tutti i feudi e subfeudi, che appellavansi Vendomois ovvero di Saint-Fir-min, coll’obbligo d’offerir ciascun anno un cero di cento libbre di peso alla chiesa d’Amiens, e di riconoscere che questi beni erano ad essa soggetti \ » Iocchè si pratica ansi cora a’dì nostri, dicono gli autori della nuova Gallia 3) Cristiana, come ne fanno prova diversi atti della chiesa » d’Amiens. Di qui è, aggiungono essi, che in memoria ss del miracolo di cui abbiamo parlato, la città di Baugenci è tenuta a mandare ciascun anno ai 13 di gennaio, gior-33 no dell’ Invenzione di San Firmino, due deputati ad Or-33 leans coll’incarico di offerire per mano del procuratore 33 della nazione pi carda della scuola d’Orleans un fiorino « d'oro all’offertorio della messa solenne, che questa na-33 zione fa celebrare nella chiesa di Saint-Pierre-le-Puellierss. (Gali. Chr. nov., toni. X, pag. 1148). Baugenci fu una tra le buone piazze del regno sotto i primi re della terza schiatta; e al giorno d’oggi forma ancora il capoluogo di una castellania, a cui soggiacciono Saint-Laurent-des-Eaux, Chaumont in Sologne, Oucques, Joui e qualche altro luogo. LANCELINO, detto eziandio LANDBI I, fu, secondo un’ antica genealogia de’signori di Baugenci (Apud Etien-not, Fragmtom. XIII, pag. 86), il primo signore ereditario di questo paese. Era questi, giusta Bernier (Hist. de jBlois), figlio di Landri Sore, ch’ebbe l’onor d’essere alleato alla casa reale di Francia, e che viveva tuttora nel 1000, Nell’agosto dell’anno io33, terzo del regno di soldi ed un obolo;.che Raule signore di Baugenci, essendo in ciò convenuto ed avendo per conseguente ripreso in feudo da esso vescovo d’Arniens il detto castello colla fortezza di Bragetels e Valtre sue dipendenze, glie ne prestava omaggio, ed obbligavasi per se e suoi eredi di pagare questo censo iu perpetuo.