DEI CONTI DI SOISSONS nel castello della Fere il 6 luglio i528, succedette nel i547 alla propria avola Maria di Luxemburgo nella contea di Soissons. Accompagnò il re Enrico 11 nel suo viaggio per le frontiere d’Alemagna, ed essendo accorso a Metz nel i552, servi alla difesa di questa città assediata dagli Imperiali con i più grandi sforzi. Nel 1555 fu uno dei capi che comandavano all’assedio d’Ulpiano nel Piemonte incominciato sul finire dell’agosto e terminato colla dedizione della piazza nel mese seguente. Combattè il io agosto 1557 alla giornata di Saint-Quentin, e vi peri d’un colpo di pistola. Sei settimane prima avea sposato Maria di Borbone duchessa di Estouleville, contessa di Saint-Pol, figlia di Francesco di Borbone I conte di Saint-Pol e di Andrianna duchessa di Estouteville, di cui non ebbe prole. » LUIGI di BOBBONE. 1 557. LUIGI di BORBONE, primo di tal nome, principe di Condè, settimo figlio di Carlo di Borbone duca di Vendome, nato a Vendome il 7 maggio i53o, succedette nel a suo fratello Giovanni nella contea di Soissons. Egli imbrandì per la prima volta le armi nella spedizione del re Enrico II intrapresa pel riacquisto della città di Boulogne che ritornò alla Francia il i3 aprile i55o. L’anno dopo accompagnò questo principe nel suo viaggio per la frontiera d’Alemagna onde sostenere i principi dell’impero insiem collegati contro Carlo V. Al suo ritorno si rinchiuse in Metz con parecchi signori, ed ebbe parte alla bella difesa fatta da questa città contro la possente armata dell’imperatore, che essendo venuto nel i55a a porvi l’assedio in persona, fu poi obbligato di levarlo. Nel mese di giugno 1553 mise in rotta una parte delle truppe di Filiberto di Savoja principe di Piemonte prima dell’assoggettamento di Terouenne. Il 12 agosto seguente Luigi essendosi unito al contestabile di Montmorenci, sconfissero presso la Somma il duca d’ Arschot che comandava circa novemila uomini, e lo fecero prigioniero. Nel mese di settembre 1555 Luigi si segnalò all’assalto d’Ul-piano nel Piemonte, e pervenne al grado di colonnello della cavalleria leggiera. Valorosamente combattè alla battaglia di