a46 CRONOLOGIA STORICA di una donazione che in vita ella aveagli fatta; ma Eleonora sorella d’isabella reclamò contro tale successione siccome più prossima erede, sostenendo quella donazione essere nulla, perché fatta al marito da una donna ch’era soggetta alla potestà del marito medesimo, contro le leggi del regno che vietavano simili disposizioni. Il conte le oppose l’autorità del re Luigi il Giovine, che avea ratificato la donazione; al che ella replicò che questa ratifica non poteva recar pregiudizio ai diritti dei terzi. Tuttavia spinta dalla sua debolezza a venire con lui ad un accomodamento, ella acconsentì di restringersi alla contea di Valois, abbandonando il rimanente al conte di Fiandra. Questo trattato non fu già veduto con occhio indifferente dal re Filippo Augusto, il quale geloso della potenza del conte di Fiandra, con cui nel precedente anno avea di già avuto un qualche di sgusto, indusse Eleonora a stornare il componimento ed a cedergli le sue pretensioni. Avendo egli intimato in que’giorni a Filippo d’Alsazia di restituire l’intera dote della sposa, ne ricevette un rifiuto, il quale diventò il segnale della guerra. Cominciò il re dall’impadronirsi di Saint-Quentin, donde i suoi ufficiali scacciarono le genti del conte. Filippo d’Al-sazia dal lato suo, seguendo il parere di Baldovino conte d’ Hainaut suo alleato, fece marciare le proprie truppe dalla parte di Chauni-sur-Óise; ed il duca di Borgogna e i conti di Sciampagna e di Blois vennero in suo aiuto. Orribili furono gli atti ostili da essi esercitati, giusta P espressione di un autore contemporaneo (V. Marten., deuxieme voyagc litt., pag. 61). Il re d’Inghilterra desiderando di farsi mediatore in quésta contesa, procurò una conferenza coi conti di Fiandra e di Hainaut a Gerberoi, dove si convenne di tenere un parlamento nell’ aia di Saint-Arnoul fra Senlis e Crepi. Vi si recarono i deputati del re e di Filippo di Alsazia, ma nulla essendosi conchiuso in questa assemblea, la si aggiornò a Rouen per l’anno seguente. Comparvero infatti il re d’Inghilterra pel re di Francia, ed il contedi Hainaut pel conte di Fiandra.. Riferisce Meyer, che 1’ Inglese a nome del re di Francia offerse di lasciare al Fiammingo il godimento del Vermandois sua vita durante, ma che questi non vi annuì, sostenendo che essa contea era proprietà sua non meno che de’suoi credi. Frutto di tale