DEI SIGNORI E BARONI DI COUCI a75 diploma di Filippo I (Du Plesis, Hist. de Couci, pr., pag. 131 ). Ada colla sua licenziosa condotta porse gravissimi sospetti d’infedeltà al suo sposo; sospetti che andarono tanto innanzi, eh’ egli ricusò di riconoscere per proprio figlio Tommaso da lei messo alla luce, e pensò a diseredarlo. Essendo Ada venuta a morte , Enguerrando strinse un secondo legame con Sibilla figlia di Roggero conte di Chateau-Porcien e moglie di Gotfredo conte di Namur, che tuttavia era vivo. Sibilla soggiornava allora nel castello di Tour in Porcien, dove crasi ritirata finché il consorte Goffredo si trovava alla guerra. Annoiata della lunga assenza del suo sposo, ella acconsentì di buon grado all’offerta che gliene fece Enguerrando di tenere il luogo di lui, c passò nelle braccia di questo signore, che s’impadronì della contea di Chateau-Porcien, di cui il di lei padre aveala costituita erede in pregiudizio de’suoi figli del primo letto. Questo fatto avvenne intorno alla fine dell’XI secolo. Ritornato intanto il conte di Namur, dopo aver indarno reclamata la propria sposa, dichiarò la guerra al signore di Couci; guerra che si trattò d’ ambe le parte con grande furore, tanto clic, dice Guiberto di Nogcnt autore contemporaneo, chiunque dell’una fra le due parti avea la sfortuna di venir preso, era od impiccato, o privo della vista, o mutilato de’piedi. Però Enguerrando si difese con tanto valore, che il suo rivale si vide costretto ad abbandonare l’impresa, e lasciare la propria donna fra le braccia del suo rapitore. Al signore di Couci nuli’altro restava a temere, fuorché i fulmini della chiesa; quindi per ¡schermirsene indusse il vescovo di Laon suo cugino, che portava Io stesso nome, ad assolverlo dalla sua colpa ed a riabilitare il suo matrimonio. Nel iii3 Enguerrando si oppose alla patente di comune dal re Luigi il Grosso accordata agli abitatori di Amiens col consenso di Goffredo lor vescovo ; per lo che si venne alle armi. I cittadini spalleggiati da Tommaso figlio di Enguerrando, che allora era in discordia col padre, rimasero in sulle prime vincitori, ma riconciliatisi insieme il padre col figlio, unirono tutte le loro forze contro gli Amienesi, cui maltrattarono crudelmente. Venuto il re Luigi il Grosso in soccorso della città d’Amiens, tentò senza frutto al cominciare del 1115 Passalto della cittadella, che te-