DEI CONTI POI DUCHI DI VENDOME 609 prannominato Dublellus, fondatore, a quanto credesi, della città di Montdoubleau e ceppo della casa di questo nome, la quale si rifuse in quella dei visconti di Chatcaudun. Morto Bodone prima della moglie (non sappiamo precisa-mente in qual anno), Adele si associò nel governo il suo primogenito Bouchard II richiamandolo da Angers, ove era stato educato sotto gli occhi di Foulques Nera suo avolo. La mancanza a’ vivi eziandio di Bouchard II prevenne quella della madre, che vi sostituì Foulques i! secondo figlio, in maniera però eh’essa ritenne per se la metà della contea, e volle clic anche per l’altra le fosse subordinato. Ma come Foulques si comportò assai male verso la genitrice, ella per vendicarsene vendette nel io3i al più tardi a Goffredo Martello suo fratello non la sola metà, come asseriscono i moderni, ma tutta intera la contea di Vendome: Ei que honorem Vindocini totum ex integro vendidit ( Bouquet, tom. XI, pag. 3i, D.). GOFFREDO MABTELLO. io3i al più tardi. GOFFBEDO, soprannominato MABTELLO a motivo del suo valore, figlio di Foulques Nera conte d’Anjou e d’Ildegarda, nato il i4 ottobre 1006 (e non 1007 come sta scritto nel cartolare di Saint-Aubin di Angers), avendo acquistato dalla sorella Adele la contea di Vendome, andossene da Enrico I re di Francia affine di ottenerne la investitura. Così Foulques suo nipote vedeva spogliarsi della propria eredità senza pensare al modo di rivendicarla; ciò che gli meritò il soprannome di Papero, Ansereulus. Nè già Goffredo era senza possedimenti prima di tale acquisto, poiché Foulques Nera, essendosi insignorito nel 1026 di Saumur, glie ne avea fatto un presente; locchè poi diede origine, dice la storia manoscritta di Saint-Florent di Saumur, a gravi rivoluzioni fra gli abitanti di questa città; poiché Goffredo spogliava gli uni per arricchire gli altri, nè la stessa abazia di Saint-Florent andava esente dalle sue vessazioni. Goffredo fondò nel io32 quella della Trinità di Vendome d’ accordo colla contessa Agnese sua moglie, vedova già di Guglielmo V duca d’Aquitania, cui avea sposata il i.° gennaio dell’anno antecedente. Que- T. XII. 39