DEI CONTI DI MEULENT 199 in questa provincia fece contra a Goffredo conte d’Anjou, marito di Matilde e padre del giovine Enrico; ma richiamato nel 1139 in Inghilterra per disgusti avuti, di cui non si conosce il soggetto, alienatosi dal partito del re Stefano, prestò orecchio alle istigazioni di Glocester fratello naturale di Matilde e di lei più solido appoggio. La principessa messa a parte di siffatte disposizioni, passò in Inghilterra e si abboccò secretamente con lui. Fu coperto il suo tradimento col velo della dissimulazione per lo spazio di due anni; ma finalmente lo manifestò egli nel 1141 alla battaglia di Lincoln, dove il re Stefano rimase prigioniero per la viltà di Galerano e di altri capi della sua armata che si diedero vergognosamente alla fuga (Henric. Hunlind, 1. 8). Venuto di nuovo in Francia, Galerano si dichiarò apertamente per Goffredo conte di Aniou, che gli diede per consolidare la loro riconciliazione il castello di Montfort-sur-Risle (Robert. de Monte, Append. ad Sigebert.). Le sue truppe nel 1143 arsero Emondrcville e la chiesa di Saint-Sever, dove molte persone dell’ uno e dell’ altro sesso perirono nelle fiamme. Egli aiutò nel 1144 >1 conte Goffredo a sottomettere la città di Rouen (ibid). Qualche tempo prima avea fatto un pellegrinaggio a San-Giacomo di Gal-lizia, e fondò al suo ritorno la cappella di San-Giacomo nel forte di Meulent, che al giorno d’oggi è parrocchia* (Cari. S. Nig.). Essendosi recato nel 1146 a Vezelai, colà si fece crociato la domenica delle Palme in un al re Luigi il Giovine e gran numero di signori. Egli mantenne la sua obbigazione c s’imbarcò l’anno dopo, ma essendosi fermato colla divisione cui comandava sulle c*te del Portogallo ad istanza del re Alfonso, egli si unì a questo principe per cacciare i Mari da Lisbona; dopo di che continuato il suo cammino, si recò in Palestina, dove si distinse col suo valore ( Da Moulin, Hist. de JVorm, pag. 361). Un poeta francese cantò le sue gesta di tale spedizione. Nel 1 i5o riposto in mare per far ritorno, il suo vascello fu assalito da furibonda burrasca, per cui temendo di perire, fece voto di fondare un monastero se giungeva a scampare dal pericolo. Fu esaudito, e d’accordo coll’imperatrice Matilde, che avea fatto un simile voto allorché era assediata in Oxford, fondò nel 1157 l’abazia del Foeu,