DEI CONTI D’ ARTOIS 465 MAIIÀUT ed OTTONE. i3oa. MAHAUT, figlia di Roberto II e Moglie di Ottone IV conte di Borgogna, succedette nella contea d’Artois al proprio genitore; ma Roberto di lei nipote figlio di Filippo suo fratello, nato nel 1287, vantando pretensioni sopra di essa, intènto un processo alla zia a fin di ottenerla. La legge degli appanaggi che ne escludeva le femmine, unita a quella del panato, onore che riserbavasi ai soli maschi, sembrava dovessero decidere in favore di Roberto. Ciò non di rdeno fu rigettata nel i3og la sua dimanda da una sentenza dei pari di Francia, ove Mahaut medesima opinò come gli altri: sentenza fondata su questi motivi, che il diritto di rappresentazione non avea punto luogo nell’Artois, e che le figlie succedeano in linea retta ne’feudi egualmente che negli altri beni, di preferenza ai maschi collaterali. Questo giudizio divenne poscia come una legge generale del regno, e fece svanire la distinzione de’feudi, in maschili e femminini, per cui tutti furono ridotti, quasi per tacita ed universal convenzione, alla seconda specie; ciocché agevolò maravigliosamente col mezzo de’ matrimonii la riunione de’ grandi feudi al dominio della corona. Roberto si lagnò altamente de’suoi giudici accusandoli di parzialità, onde il re Filippo il Bello per rappacificarlo ed indennizzarlo gli donò la contea di Beaumont. Roberto non si rimase contento di questo risarcimento, ed entrò nuovamente in campo sotto il regno di Filippo il Lungo, sostenendo allora il suo diritto coll’ armi alla mano. La nobiltà ed il popolo d’Artois si dichiararono allora per lui: tanto giusta e plausibile apparia la sua causa. » La sola città di Saint-» Omer gli chiuse le porte, chiedendo se il re lo avesse » riconosciuto conte. Ed avendo i deputati di Roberto ri-» sposto che non ne sapevano nulla, dunque, ripigliarono » quelli della città, noi non siamo punto facitori di conti: » che se il re l’avesse ricevuto come conte, noi lo am-» metteressimo al pari di un altro... Filippo il Lungo, » che allora regnava, si armò a vantaggio di Mahaut che ” era sua suocera; e Roberto, rimasto soccombente, dovette » anche costituirsi prigioniero al Chàtelet; dopo di clic lo T. XII. 3o