DEI CONTI DI ROTICI 351 vescovo di Reims (Bou<]tom. IX, pag. 635). Nell’anno 989 egli corse pericolo di perder la vita insieme col conte di Soissons, essendosi entrambi resi mallevadori della fedeltà di Arnoldo arcivescovo di Reims verso ' Ugo Capeto, cui questo prelato tradì, consegnando la propria città al duca Carlo suo zio. Gilberto viveva ancora dopo il 990, giacché abbiamo un atto, a dir vero senza data, da cui si scorge che Lamberto abate di Saint-Vincent di Laon, successore di Berlatulo, già morto nel gennaio 990, non che la di lui comunità, avendo acquistato dal cavaliere Adone un dominio situato nel territorio di Camouille (terram in Cahnu-gia sitam) durante la vita soltanto del conte"Gilberto, di cui era egli- vassallo, lo ottennero poscia nuovamente per la vita di tre fra i suoi eredi, dopo la cui morte dovea ripassare nel feudo del detto conte Gilberto (Tabular. Sancii Vìncenlii Lauclun.). La necrologia di Saint-Hemi di Reims ci fa conoscere che Gilberto fu seppellito il 19 aprile. Questi, il quale fu propriamente il primo laico che assunse il titolo di conte di Reims dopo l’istituzione de’feudi, lasciò due figli, cioè Eblcs che segue e Letardo signore di Marie padre di Ada, che fu moglie d’Enguerrando I sire di Couci. Gilberto fu anche padre d’Ivetta o Jutta, cui Marlot senza prove asserisce essere stata moglie di Manasse Il conte di Rethel, avo di Baldovino di Bourg, re di Gerusalemme. E B L E S I. EBLES, figlio maggiore di Gilberto, a lui succedette nelle contee di Reims e di Rouci insiem con Beatrice sua sposa, figlia di Reniero IV conte d’ Hainaut e di Edwige 0 Hadwige sorella del re Roberto. Alberico Tre-Fontane narra, che dopo la morte di Arnoldo arcivescovo di Reims, da lui collocata al 1023, mentre altri la ripongono al 1021, Ebles che allora senza dubbio era vedovo trovò modo, quantunque laico, di succedergli, offerendo per adescare gli elettori la riunione della’ contea di Reims con codcsta chiesa; c Baudri nella cronaca di Cambrai gli associa come complice de’ suoi raggiri Adalberone od Azzelino vescovo di Laon, il confidente, com’egli dicc, de’suoi segreti