558 CRONOLOGIA STORICA va nelle chiese attraverso d’una cerbottana dolci museali alle donzelle che conosceva, e porgea loro nel grembiule da far colazione (Saint-Foix). Vero è però che il desiderio di mostrarsi valoroso lo ritirò ben tosto da questi indegni trattenimenti; sicché, uscito da Parigi nel maggio dello stesso anno, si recava innanzi alle porte diSenlis e la stringeva d’assedio. Ma venuto il duca di Longueville ad assalirlo ai 17 dello stesso mese, gli uccise più di duemila soldati, ne fece prigioni da milaquattrocento a milacinqueceoto, e toltogli il bagaglio e l’artiglieria lo costrinse a levare l’assedio. Non possiamo qui passare sotto silenzio un bel tratto che ci addita la grandezza d’animo del duca di Longueville. Questo principe, che non avea seco più di tre in quattromila uomini allora quando, attese le pressanti sollecitazioni del re. Enrico IH, si pose in cammino per soccorrer la piazza, giunto che fu alla vista del nemico: Signori, disse a’ principali capitani della sua piccola armata, ecco M. della Noue che rni domanda i mici ordini: sono ossidi proclamarlo nostro capo, e combattere sotto di luì a questa giornata. La Noue, dopo essersi rifiutato per lunga pezza, dovette finalmente accondiscendere al comandamento del generale che gl’imponeva di farsi suo condottiero; ed entrambi dopo l’evento ebbero più motivo di compiacersi l’uno della propria generosità e l’altro della propria obbedienza; perciocché gli assedianti furono sbaragliati ed il loro capitano costretto a fuggire sino a Parigi. Nel 21 settembre dell’anno medesimo il duca d’Aumale e quello di Mayentie perdettero la battaglia d’ Arques contro il nuovo re Enrico IV, che era pur loro inferiore nel numero delle truppe. Il primo comandò anche a’ 14 marzo 1590 1’ ala sinistra dell’esercito de’collegati nella battaglia d’Ivri, ove pure il monarca restò vincitore. Rinchiusosi poscia in Parigi, egli difese questa città contro Enrico, che avendone il 12 maggio incominciato l’assedio, fu costretto a levarlo nel 3o agosto seguente. Nell’anno i5gi fu sbaragliato agli 8 di agosto dal barone di Biron coi rinforzi ch’ egli conduceva a Noyon; c nel 10 agosto i5q4 fu scacciato d’Amiens, di cui era governatore, dai cittadini medesimi che si sottomisero al re. Vedendo allora disperati gli affari della taga, amò meglio rivolgersi dal Iato dei nemici della Fran-