DEI CONTI DI SAINT-POL 485 ritirata di ditta guarnigione, non facessero mah bassa degli abitanti. Tornato a casa il conle Gualtiero, morì nel-l’ottobre dello stesso anno, recando nel sepolcro la gloria d’essere stato il più franco ed il più valente cavaliere de’tempi suoi. Da sua moglie, che dopo tredici anni di vedovanza passava ad altre nozze con Giovanni di Belluine e moriva senza prole dal secondo letto nel 1233 prima del mese d’aprile, egli lasciò Ugo signor di Troissi e di Greci siniscalco di Sciampagna, poscia conte di Sairit-Pol e di Blois, Guido di cui veniamo a parlare, Eusta-chia moglie di Daniele di Bethune protcttor d’Artois ccl Elisabetta sposa d’Auberto di Ilangest signor di Genlis. Du Chesne (Histoire de Chatillon, pag. 55) pubblicò una carta di Gualtiero di Chatillon scritta nel 1206 e sigillata col di lui suggello e con quello della sua sposa. Ora vediamo da quest’ ultimo, che le dame assumevano allora il soprannome del marito e sigillavano colle proprie armi. GUIDO II. 1219. GUIDO, successore di suo padre Gualtiero di Chatillon nella contea di Saint-Pol, possedette in oltre la città di Pont-Sainte-Maxence ed alcune altre terre che divise con Ugo suo fratello. Egli sposò nel ì223 Agnese figlia di Mahaut contessa di Nevers e di Herve IV barone di Donzi, di Gien, di Saint-Aignan e di Perche-Gouet, la quale era stata da prima fidanzata al principe Filippo, figlio maggiore di Luigi di Francia, che fu poscia il re Luigi Vili; ma il maritaggio non avea avuto luogo, attesa la morte di Filippo avvenuta nel 1218. Prima di sposare Agnese, Guido insieme col fratello Ugo conchiuse un trattato col re Filippo Augusto, mercè del quale cedevano a lui la città di Pont-Sainte-Maxence co’ suoi diritti e pertinenze, ed in compenso il monarca rimettea loro il diritto di riscatto che gli si doveva per la contea di Nevers (Dii Chesne, Histoire de la Maison de Chatillon, pag. 70). Guido ed Ugo fin dai tempi del loro padre si trovavano in guerra col conte di Sciampagna, a cui rifiutarono il servigio per le terre che tenevano da esso lui. Ma finalmente nel 1224, mediante lettere del mese di maggio, acconsentirono di rimettersi a