368 CRONOLOGIA STORICA questo partito, ma ben si pentirono d’averlo preso, poiché 1’ armata del duca fu sbaragliata e fatto prigioniero egli stesso. I’u accusato Roberto di non aver avuto sufficiente coraggio in questa occasione, come quello che in luogo di soccorrere a tempo l’avanguardo, prendesse vilmente la fuga (Cal-jnet). Nel ]434 mentre alcuni signori di Metz facevano ritorno da un torneo celebrato a Pont-a-Mouson nell’11 maggio, Roberto s’avvisò di farli arrestare dalle sue genti, che dentro un bosco avea poste in agguato, e li ritenne prigioni in numero di tredici. Questo tratto di perfidia tornava tanto più detestabile, dacché Roberto era pensionano della città di Metz, ed avea dice un’antica cronaca, giurato e promesso d’essere leale e fido a (pie’cittadini. Allora il duca Renato, a cui la detta città portò le sue querele per quel misfatto, movendo con quelli di Metz alla vendetta, assediò il castello di Commerci. E già Roberto era a quella di venir preso, allora quando Artus di Richemont contestabile di Francia, giunto a Chalons-sur-Marna, convocò il duca Renato e Roberto per condurli ad un accomodamento. Roberto promise tutto quello che vollero, ma veduto che gli assedianti nel ritirarsi aveano posto il fuoco in qualche casa della città, rifiutossi di segnare il trattato; senonchè vi fu in fine costretto p»co tempo dopo che avea rinno-vellate le ostilità. All’assedio s’era dato cominciamento nell’8 settembre, e nel i3 del successivo dicembre fu sottoscritto il trattato. Reduce Roberto, nel 1436 da Terra Santa, si recò al consiglio di Basilea, e nell’ uscire da questa città venne preso,'dopo altri quattro, dalle genti del sire della Loupe, cui suo padre aveva altra volta fatto prigioniero e condotto nel castello di Guiperi. Liberato nell’agosto dello stesso anno, fu posto nelle mani del duca Renato, il quale non gli ridonò la libertà che nel 23 del successivo novembre, festa di San Clemente (Chronitjue de Metz). Nel 1439 dopo la morte di Guglielmo signore di Chateau-Villain, egli s’impossessò ai 17 dicembre di questa terra, sotto colore che il defunto glie ne avesse fatto nn dono. Rernardo fratello di Guglielmo lo accusò in giudizio, ed il processo, ch’ebbe a durar lunga pezza, non si sa poi come nè quando finisse. Roberto nel 1441 ? comp narra in versi la cronaca di Metz, senza verun5 altra <]id-