5go CRONOLOGIA STORICA Enrico avea fatto innalzare in Evreux. Questo attentalo non andò punto impunito, ed egli nel ni a, condannato all’esilio colla confisca di tutti i suoi beni, ritirossi presso il conte d’Anjou figlio di Bertrada di Montfort sua nipote. Richiamato nel ni3 e rimesso in possessione de’propri beni dopo quattordici mesi d’ esilio, egli dovette qualche anno dopo sostener un novello bando. Finalmente rientrò ancora in grazia del principe, e mori nelle sue terre ai 18 aprile 11itf senza lasciare alcun figlio da Elvisa sua moglie figlia di Guglielmo I conte di Nevers, che mancò a’vivi nell’anno iii4- Orderico Vitale porge in si fatti termini il ritratto di questa Elvisa e quello di Elisabetta di lei cognata moglie di Baule di Conches. « Queste due femmine, » die’egli, oltre alla bellezza di cui erano entrambe quasi » egualmente adorne, aveano ciò di comune, che erano l’una » e l’altra ciarliere e vendicative, che signoreggiavano i lor » mariti e conculcavano i propri vassalli tenendoli in un » continuo timore. Però v’era tra loro questa diversità, che » Elvisa destra e faconda, mostrava in pari tempo avarizia * e crudeltà; mentre Isabella ardita, gaia e splendida, si » accattava de’ partigiani co’ suoi aggradevoli modi e colla » sua generosità. Ella giovò di molto al marito nelle sue » militari spedizioni, e compariva alla testa delle di lui » armate quasi un’ altra Camilla » . La contessa Elvisa di concerto col marito avea cominciato un monastero a Noyon-sur-Andelle, dove fu seppellita, mentre invece Guglielmo scelse il luogo del suo sepolcro a Saint-Vandrille presso il suo genitore. Dopo la di lui morte Enrico 1 re d’Inghilterra s’impadronì della contea d’Evreux in pregiudizio di Amami di Montfort erede del defunto. AMAURI IV di MONTFORT primo di questo nome, conte d’Evreux della casa di Montfort. ii 18. AMAURI di MONTFORT, figlio di Simone e d’Agnese sorella del conte Guglielmo, non sofferì in Dace che il re Enrico gli togliesse impunemente la contea.di Evreux, che gli spettava a titolo d’erede dopo la morte