622 CRONOLOGIA STORICA cese che il ponga in dubbio; ma quanto allo stato del castello di Vendome a’tempi di Filippo Augusto, ci sembra che dovressimo riportarci alla testimonianza d’ uno scrittore nazionale e contemporaneo anziché d’uno straniero. Il conte Bouchard, giusta la' cronaca d’Anjou, venne a morte nel lao2, lasciando da Agata di Lavardino, ch’avea sposata prima del ii85eche morì il giorno dell’Esaltazione, 14 settembre, non si sa di qual anno (ma certo prima dello sposo), i seguenti figli, cioè Giovanni che fu padre di Giovanni II di cui ora ci occuperemo e "che morì, secondo il p. Anseimo nel 1193 (mentre Maimbourg e Menage raccontano che venne ucciso nel 1191 all’assedio d’Acri); Raule di cui s’ignora la sorte, Goffredo che ancora viveva nel 1206, ed una femmina chiamata Agnese. Tutti questi figli son nominati insieme colla loro madre in una carta non datata di donazione che Bouchard fece della terra di Varenne al priorato di Lavardino (Archiv. de Marmoutier). GIOVANNI II. 1202. GIOVANNI, nipote di Bouchard per parte di Giovanni suo padre, e successore dell’avolo nella contea di Vendome, nel settembre del 1206 (Hist. de Sablé, pag. 47) confermò, presente Goffredo suo zio, una donazione di dieci lire di rendita fatta al monastero della Charité dal conte Giovanni 1 ch’egli chiama abavus meus, mio trisavolo, confondendo evidentemente abavus con proavus} bisavolo; dacché non era egli che pronipote del detto conte Giovanni. Di fatti in altre carte ch’egli rilasciò in quell’anno enei successivo a favore dell’abazia di Vendome, egli si appella nipote del conte Bouchard. Mori Giovanni nel 1207 senza lasciar figli, e forse anche celibe, al suo ritorno da un pellegrinaggio che avea intrapreso a San-Giacomo di Gallizia. GIOVANNI III. 1207. GIOVANNI, figlio di Goffredo di Lavardino, secondo un documento di Saint-Georges-des-Bois, onde abbiamo sott’occhio la copia, e nipote del conte Giovanni I, venne soprannominato l’Ecclesiastico attesoché era tesoriere