22/1 CRONOLOGIA STORICA sa già incendiata dai Nor inaimi dieci anni prima. E R D E R T 0 II. 902. ERBERTO, figlio e successore di Erberto 1, per 11011 lasciare impunita la morte del padre pose a sacco le terre del conte di Fiandra, col quale però nel 915 fece finalmente la pace. Entrato nella congiura dei grandi del regno contro Carlo il Semplice, pugnò nel 923 alla battaglia di Soissons in favore del re Roberto, del quale era cognato. Ma essendo questi rimasto ucciso sul campo, si unì egli con Ugo il Rianco, detto anche il Grande, conte di Parigi e duca di Francia, non che con altri signori per falsi che fosse eletto in di lui vece Raule duca di Borgogna; al qual fine congiunse allaforza l’astuzia e la destrezza. Avendo Carlo passata la Mosa senza sapere da qual lato dovesse rivolgersi, Erberto gl’ inviò Bernardo conte di Senlis ed altri signori per accertarlo esser sua intenzione di rientrare nel di lui partito, e cosi indurlo a venire egli stesso nel suo castello di Saint-Quentin per consolidare la pace. Carlo si arrese a questo invito non senza qualche diffidenza; ma l onorevole cd affettuoso ac* se il Vexin nel io63 dopo la morte di Gualtiero III suo cugino germano. Nel 1400 favoriva egli la ribellione del principe Eude contro il re Enrico I suo fratello; ma l’anno seguente fu preso in un combattimento dato dal monarca al conte di Sciampagna, che pure era del partito di Eude. Ignorasi il tempo ed il modo onde Raule ricuperasse la libertà, ma sembra non durasse a lungo la sua prigionia. Avendo nel ic>43 perduta Adele sua prima sposa, che come -erede del conte No-cher suo padre aveagli recato in dote Vitri e Bar-sur-Aube, Raule passò ad altre nozze nel- lo stesso anno o nel seguente con certa llaqucnez, di cui sono sconosciuti i natali. Gui-berto di Nogent così ne porge il ritratto del conte' Raule. » Sono parecchi, dice egli, ai » nostri giorni che videro il » conte Raule., e* potrebbero » riferire a qual grado avesse » egli innalzata la sua potcn-» za, quale autorità si fosse » acquistala, e con quanto di-» spotismo operasse. Trovava » egli un castello che gli quali drasse, tosto ne lo assedia-» va. Ogni piazza attaccata » era una piazza presa : tanto » grande mostravasi la sua » destrezza nell’ arte degli as-» sedii ; nè vi ha esempio