DEI BARONI E DUCHI DI MONTMOBENCI i3 gone superiore alla propria, trattò sccolui di pace, c la conchiusc rimettendo alla sua decisione il soggetto della lor controversia. Da quest’ epoca visse in perfetta intelligenza cou quel principe e il re suo padre. Il conte di Bcaumont non si applicò o almeno non riuscì egualmente a riacquistare la grazia di Luigi. Vediamo in latti che questo principe, si portò 1’an.no dopo (noa) ad assediare il di lui castello di Chambli nel Beauvoisis^ ma provò lo stesso sinistro che all’assedio di Montmorenci, e ciò, al dire di Ordcrico Vital, per opera di Bcrtradc sua matrigna clic avea corrotti i capi della spedizione. Il barone di Montmorenci si astenne dal prender partito in qucl-1’ aliare trattenuto dalla riconoscenza clic dovea al conte di Bcaumont e dall’ attaccamento professato all'erede del trono. Benché la storia si taccia sull’articolo di Roucliard IV tei corso di diciott’anni dopo la sua riconciliazione col re uigi il Grosso, non è però guari vcrisimile che il suo valore sia rimasto ozioso iu mezzo alle frequenti guerre clic agitarono la Francia in quel lungo tratto di tempo. Si potrebbe anzi asserire solennemente il contrario se fosse certo, come pretende du Clicsne, clic Boucliard coprisse allora la carica di contestabile. Ma l’asserzione di questo scrittore anzi che essere basata sopra qualche antico documento, si trova formalmente contraddetta da uno di quelli ch’egli stesso ci somministra (Pr., pag. 36). Questo documento è un diploma di Luigi il Grosso in data 1116 con cui conferma le donazioni fatte da Boucliard al monastero di Saint-Martin-dcs-Champcs. Tra i grandi clic lo soscrissero si vede il contestabile Ugo di Chaumont, detto il Guercio, clic si sa d'altronde aver goduto di quella dignità sino dal primo anno del regno di Luigi il Grosso (1108) e non esser morto clic nel n38 (Anselmo, tom. VI, pag. 43). L’anno 1119 forma un’epoca memorabile nella vita di Boucliard. Da tre anni Luigi il Grosso si trovava ili guerra con Enrico I re d'Inghilterra , c risoluto di assalirlo nel suo ducato di Normandia, consultò a tal uopo il barone di Mont-morenci che gli manifestò la propria disapprovazione rappresentandogli, ma in vano, clic il nemico lo attendeva con forze superiori. L' effetto giustificò la saggiczza delle rimostranze.