CRONOLOGIA STORICA tenere colla loro interposizione una tregua ili otto giorni, durante la quale avrebbesi potuto trattare intorno a qualche componimento. Avendovi il re annuito, Filippo d’ Alsazia venne a visitarlo nel suo campo, ove inginocchiatosi dinanzi a lui lo supplicò di voler dimenticare i suoi torti, asserendosi pronto a lasciargli il Yermandois con tutte le sue pertinenze, e scongiurandolo a concedergli soltanto in vita il godimento delle città di Saint-Quentin e di Peronne. Lasciatosi piegare il monarca, acconsenti alla inchiesta del conte, inviò sul momento alcuni uffiziali a prendere il possesso in suo nome del Vermaodois, e restituì il Valois ad Eleonora ed al conte di Beaumont di lei consorte. Alberico aggiunge, che Eleonora lasciò al re la contea d’Amiens in compenso delle spese della guerra; e ciò si accorda colla testimonianza di Guglielmo il Bretone, il quale narra che questa contea col paese di Santerre andò a formar parte dei domimi di Filippo Augusto: Sic regio quae lata patet Vìromannia tota, Ambiancnsis humus, pariter cum Santerìensis Ubariate soli, regi cessere Philippo. Giusta la cronaca di Jacopo di Guisa, fu Jacopo di Avenes che indusse il conte al passo ed al sacrificio di cui s’ è parlato ; ma appena fece questi ritorno in Fiandra, che cominciò a pentirsene. Prima però di riporsi sulla prima via, pensò a farsi forte colla protezione dell’ imperator Federico, e per ottenerla assoggettò al vassallaggio verso di lui la contea di Fiandra. L’imperatore dal lato suo, per poter efficacemente assistere il conte , s’ingegnò di staccare dal partito di Filippo Augusto il conte d’Hainaut e di unir- lo a quel del Fiammingo. A tal fine egli spedì l’arcivescovo di Cologna, il vescovo di Liegi, il duca di Limburgo ed il conte Palatino per indurlo a trovarsi a Liegi. Il conte ci venne, ed allora lo si eccitò eolie maniere più pressanti ad entrare nelle mire dell’imperatore. Ma fu sua risposta ch’egli non poteva abbandonare gl’interessi del re suo genero, riè prestar mano alla infrazione d’ un trattato che solennemente era stato conchiuso dal conte di Fiandra. Non però l’imperatore tralasciava di far leva di genti c di ap-