382 CRONOLOGIA STORICA rappresentato che non poteva formar questa somma senza alienare una parte delle sue terre, di cui non troverebbe acquirenti salvo che essendo libero , si assentì di lasciar- lo , a condizione per altro che la sposa e la figlia entrassero in luogo di lui finché avesse soddisfatto al suo impegno. Avendovi esse acconsentito senza esitare, ebbe a tal prezzo la libertà di venire a procurarsi denari ; ma poco dopo la sua liberazione morì d’ una morte che diè luogo a violenti sospetti. «Narrasi (è Brantome che parla) ch’egli » dopo avere esborsata una grossa somma fu presentato alla » moglie tutto avvelenato; locchè fu un grave carico di r> coscienza. Prendere il denaro d’un uomo, e poi farlo » così miseramente morire! Achille restituì gratuitamente il « corpo di Ettore; ma questi, dopo aver pagato il proprio » riscatto, fu restituito, è vero, non morto, ma tanto vale, n giacché eragli stato porto il veleno. Così allora si rite-» neva: certamente gran crudeltà. Nè facea duopo credere y> che gli fosse riserbato un miglior trattamento, dacché » l’imperatore volea troppo male a questa famiglia. Io però » seppi da buona fonte , aggiunge Brantome, esser egli » morto per altra cagione, cui bello è tacere per fuggire lo y> scandalo, ma però avvelenato da’suoi congiunti più pros-» simi » . Avea egli sposata a Parigi nel gennaio i538 (N. S.) Francesca di Brezé, contessa di Maulevrier, baronessa di Maurie e di Serignano, figlia ed erede di Luigi di Brezé conte di Maulevrier e di Diana di Poitiers (morta il i/f ottobre i5j4 e sepolta a Saint-Ived di Braine), dalla quale lasciò, Enrico Roberto che segue, Carlo Roberto conte di Maulevrier, uno de’ favoriti di Enrico III , Antonietta consorte di Enrico I duca di Montmorenci, Diana che fu moglie, i.° di Jacopo di Cleves duca di Nevers, 2.° di Enrico di Clermont visconte di Tallart, 3.° di Giovanni di Babou conte di Sagone, Guglielmetta che fu maritata, i.° con Giovanni di Luxemburgo conte di Brienne , 2.° a Giorgio di Baudemont conte di Croissilles, Caterina sposa di Jacopo d’Ilarlai di Chanvalon , e Francesca abadessa d’ Avenai. Brantome confonde varii fatti di Roberto IV con quelli del suo genitore.