DEI CONTI DI POiSTIIIEU conquista di Encre e di Dommart, ove fece erigere delle fortezze; ed aggiunge la cronaca di Saint-Riquier, clie soggiogati tutti que’signori dei dintorni, i quali non aveano castelli a loro difesa, si rendesse così signore di tutta la provincia. Ignorasi l’anno della sua morte. Erberto monaco di Lihons in Santcrre narra come avendo egli sorpresa Gisella sua sposa in adulterio con Gotlielone signore di Gonnicourt c di Gonnelieu, cavalier valoroso, di bella persona e d’aspetto aggradevole, s’impadronì della di lui spada e gli passò con essa il cuore. Aggiunge poi che la contessa volle bene scusarsene allegando la violenza che Gothelone le aveva fatta, ma tutto fu invano, mentre il marito qualche tempo dopo la fece morir di veleno. Comunque siasi la cosa, egli lasciò del suo matrimonio Enguerrando che segue e Guido abate di Forest-Moutiers. ENGUERRANDO I. ENGUERRANDO, appellato ISAMBARTO dal continuatore della storia di Beda, figlio primogenito d’ Ugo e di lui successore, non portò da principio che il titolo di protettore di Saint-Biquier, siccome suo padre. Entrato in guerra nel io33 con Baldovino conte di Boulogne, egli lo uccise, ed impadronitosi del Boulonnais, sposò la vedova del defunto Adelaide di Gand, e prese allora il titolo di conte di Ponthieu. Avvenne ai tempi di Boberto I duca di Normandia, dice Orderico Vitale, cioè a dire fra l’anno 1028 ed il io35, che Gilberto conte di Brionne nipote del duca Riccardo 1 si avvisò di fare una spedizione nel Vimeu alla testa di tremila uomini; ma che fu sì ben colto, aggiung’egli, dal conte Enguerrando, che ne ricondusse soltanto una minima parte delle sue genti, e questa ancora tutta coperta di ferite, essendone il rimanente rimasto preso od ucciso nella pugna presentatagli da Enguerrando. Fu in questa occasione che Erluino cavaliere normanno trovandosi incorso nel pericolo di perder la vita, fece voto, se ne scampava, di rinunciare al mondo e di ritirarsi in un monastero; ciò che in effetto eseguì, facendo innalzare il celebre monastero •li Bec, di cui fu il primo abate. Gilberto Crepin nella vita d’ Erluino dà qualche cenno di sì fatta guerra , ma non T. XII. 26