Co CRONOLOGIA STORICA truppe per reprimere quei di Linguadoca. Se non che le sue intenzioni, in onta ai successi che le giustificavano, essendo State mal interpretate all^ corte, egli fece la pace con coloro che perseguitava, e cominciò sin d1 allora a diportarsi da sovrano nel suo governo, di cui si minacciava spogliarlo. Divenuto il capo del partito detto dei Politici, ci si mantenne indipendente per tutto il corso del regno di Enrico III, fece fronte alle truppe che questo principe condusse o inviò contra lui, evitò le insidie che gli tendeva Caterina de Medici, e in tutta la sua condotta mostrò una prudenza e una fermezza degna di miglior causa. La morte di Enrico III fu il termine della sua rivolta, princi-pal scopo della quale erano gl1 interessi del re di Navarra e quelli del duca d’Alencon. Salito il primo nel i58c) al trono di Francia sotto il nomedi Enrico IV, ebbe nel duca di Montmorenci uno dei grandi che lo difesero con maggior zelo c successo contra gli sforzi della lega, ed il monarca rimeritò il suo attaccamento ed i suoi servigi col regalargli l’8 dicembre la spada di contestabile. Egli la ricevette nel suo governo, da cui non usci che dopo aver quasi interamente distrutti i rimasugli della lega. Raggiunto poscia da lui il monarca in Borgogna, venne accolto colle testimonianze della piò viva riconoscenza e dell’amicizia più tenera. Da quest’ epoca egli non lasciò più Enrico IV, c lo seguì nelle sue spedizioni comandando sotto i suoi ordini sino alla pace di Vervins. Dopo la tragica fine di quel sovrano pagò il tributo di riconoscenza dovuto alla sua memoria mostrando lo zelo il più disinteressato per la difesa del regno nelle turbolenze clic lo agitarono durante la minorennità del re Luigi XIIl suo figlio. Ma avvertito dagli anni esser tempo di pensare a ritirarsi, ritornò nel suo governo di Linguadoca dividendo il tempo tra gli ailari della provincia c quelli della sua coscienza. Morì il i.° o 2 aprile 1614 in età di settantanov’anni. Col suo testamento, fatto a Parigi nel 1608, avea scelto la sua sepoltura nella chiesa dei Cappuccini di Nostra Dama della Crau presso Ales in Guicnna, da lui edificata, ove fu sotterrato coll’abito di cappuccino come avea desiderato (Du Chcsne). Nel 1612 il suo primogenito del secondo letto gli avea fatta erigere la statua equestre in bronzo clic si vede