DEI CONTI D’ED 583 eccitamento della regina de Medici, che le fece abiurare quella setta nella cappella di Saint-Gcrmain-en-Laye, servendole da matrina in codesta cerimonia. La condotta della duchessa di Guisa verso il suo sposo non andò illesa dalla maldicenza; e Saint-Megrin, uno tra i favoriti di Enrico III, si vantò nel ]5y8 d’avere avuto commercio colla medesima. Questa sua temerità per altro gli costò la vita; poiché qualche giorno appresso fu stilettato da parecchi uomini mascherati in quella che usciva dal Louvre, restando dubbio se ciò sia avvenuto per commissione del duca di Guisa, ovvero del duca di Mayenne suo fratello. Il primo, se crediamo a Varillas, all’abate di Choisi, a Bayle, non che ad altri autori, fece si che la sua sposa espiasse in un modo meno atroce il delitto di cui veniva accusata. Entrato, come dicono, alle quattr’ore del mattino nella camera ove dormiva la duchessa con un pugnale nella destra ed una tazza d’argento ripiena d’un umore nerastro nella sinistra, la ridestò, e rimprocciatagli in pochi detti la sua infedeltà, le propose la scelta del pugnale, ovvero del veleno preparato nella tazza che tenea in mano. La duchessa non avendo potuto piegarlo colle sue preghiere, prese il veleno, lo trangugiò e si pose in ginocchio sul suo oratorio ad attendere l’istante in cui dovea spirare. Un’ora dopo, rientrato il duca, le disse che poteva ricorcarsi e prender sonno novellamente senza verun timore, non altro essendo la pozione ch’ella avea ingoiata, fuorché un ottimo consumato; dopo di che la esortò a diportarsi con più riguardo verso i suoi favoriti. Noi lasciamo al giudizio de’ lettori sì fatto aneddoto, la cui prova, dice^ Bayle, ritrovasi presso i manoscritti di M. di Mesmes. E noto per quale funesto avvenimento la duchessa di Guisa divenne vedova per la seconda fiata nel giorno 23 dicembre i588. Ella sopravvisse all’ assassinio di Enrico di Guisa fino all’ 11 maggio del-1’anno 1633, epoca della sua morte, dalla quale fu colta in età di ottantacinque anni, lasciando di lui un gran numero di figli, del maggiore fra i quali noi qui solamente faremo menzione (Vedi pegli altri Enrico 1 di Lorena principe di Joinvillc).