CRONOLOGIA STORICA commendatilia, citando appunto questo esempio, non ne mostra gran fatto la vera sua indole. Comunque però sia la cosa, Lisoie zio e tutore di Ugo, chiamato in suo soccorso Roberto di Rochc-Corbon ed Ugo d’ Aluie, fece fronte vigorosamente a’suoi nemici. Avvenne eziandio che lo stesso Ugo d’Aluie, preso Guichiero nella città di Chateau-Renaud, 10 condusse prigioniero a Chatcau nell’ Anjou presso alla Valiere, ov’egli rimase finche fu conchiusa la pace (Spi' cil.j tom. X, pag. 553). Goffredo Giordano nel 1090 ebbe in oltre un’ altra guerra, che gli tornò più ancora dannosa, con Raule signore di Baugenci (e non già con Lancelino di Bauge, come nota du Chesne); perocché egli restò prigioniero di questo signore, col quale fu dappoi costretto a patteggiare se volle uscire di prigionia. Tra gli articoli del componimento si pose anche questo, che i cadetti nobili di Vendome, i quali a quell’epoca non partecipavano co’ maggiori che all’usufrutto, siccome quelli d’Anjou, dovessero in seguito anche partecipar della proprietà. Goffredo Giordano fu scelto nell’anno stesso a protettore della chiesa di Saint-Martin di Tours (Chron. Turon.). Nell’anno 1097 (e non già verso 11 1117, come scrive D. Martellile) volendo egli attribuirsi nuovi diritti sulle terre dell’abazia di Vendome, ebbe per parte dell’abate Goflredo delle opposizioni, cui tentò di vincere colla violenza, portando le cose a tal punto, eh’esso abate dubbioso della propria vita, prese la fuga rifuggendosi a Tours. Yves vescovo di Chartres prese allora a vendicarlo scagliando sul conte una scomunica che ottenne il suo effetto; dacché la contessa Eufrosina recatasi a visitare l’abate di Tours, conchiuse secolui, presente il vescovo di Chartres, un trattato, col quale diede la sua paiola, ponendo la propria mano fra quella del vescovo, jidem suam marni ad manum episcopo promisit, che d’allora in poi non si farebbe più alcuna offesa all’abate, nè riguardo alla sua persona nè riguardo a’suoi beni. Sei baroni del Ven-domois s’obbligarono con giuramento 3 mantenere questa promessa. Il conte poi per liberarsi dalla censura fu mestieri che si presentasse a piè nudi al capitolo di Vendome ed ivi chiedesse perdono all’abate; dopo di che, dice la memoria che noi trascriviamo, avendo posti sul suo capo