DEI BARONI E DUCITI DI MONTMORENCl 65 «lei re comandata dal maresciallo di Schombcrg sopraggiun-sc nello stesso istante, e li due eserciti vennero a battaglia il i.° settembre i63a. Essendosi il duca lasciato trasportar nell’azione dall’ordinaria sua impetuosità, cadde di cavallo, e fatto prigione fu tratto a Lectoure, donde trasferito a Tolosa per ordine del re, che incaricò il parlamento provinciale a formargli processo, venne condannato a morte, sentenza che fu eseguita nel palazzo civico di Tolosa il 3o ottobre i63a. Egli morì da eroe cristiano, Io che dir fece al gesuita Arnoux suo confessore nel dar conto al re delle estreme di lui disposizioni: Sire, vostra maestà ha dato un grand’ esempio sulla terra colla morte di Montmorenci ; ma Dio per sua misericordia ne fece un gran santo in ciclo. La sua vedova, le cui istigazioni lo aveano determinato alla rivolta, trasferir fece il corpo dello sposo dalla chiesa di Saint-Sernin, ov’era stato dapprima deposto, in quella della Visitazione di Moulins, erigendovi un magnifico mausoleo in marmo. Questa dama non contenta di pianger colà la perdita dello sposo e la propria di lei sciagura , si consacrò nel i637 alla vita religiosa, e dopo aver saggiamente retta quella casa, vi morì il 5 giugno 1666. Non avendo il duca Enrico II lasciato posterità legittima, Carlotta sorella sua primogenita, moglie di Enrico II di Borbone principe di Condè, fu riconosciuta in un al marito col beneplacito del re per erede del ducato di Montmorenci cd altri dominii del suo ramo. La terra di Montmorenci, a riserva di Citanti Ili, fu eretta di nuovo in ducato-pari nel i633 a favore dei principi c principesse di Condè e loro discendenti maschi. Armi: d'oro con croce rossa cantonata di sedici ale-rioni d’azzurro. T. XII. !