462 CRONOLOGIA STORICA animato del buon successo, clic gli procacciava non meno gloria che fortuna, pensò di aumentare sì l’una che l’altra con qualche nuova, intrapresa. Ben tòsto lo si fece avvertito, che una carovana incamminavasi alla volta di Alessandria, per ivi trovarsi alla fiera, con una debole scorta. Piomba dunque sopra di essa, e se ne rende signore con tutto l’equipaggio e le mercanzie eh’ erano d’un prezzo infinito, senza perdere altra gente nell’ assalto, che un cavaliere ed otto sergenti. Però un sùbito ed inatteso rovescio gli tolse il frutto della su'a vittoria. Gelosi i Francesi di questa seconda preda, non meno che della prima, gli volano incontro col conte Ro*berto alla loro testa e gli rapiscono di mano il bottino senza nulla lasciargli. Guglielmo ricorre al re San Luigi per domandargli giustizia; ma il monarca se ne scusa adduccndo la necessità, in cui lo collocavano le congiunture, di tenersi amici i capi dell’armata. In questo mentre sopraggiunge con loro Boberto, e trattando la propria cauga, riduce ogni sua giustificazione nel ricordare, che Guglielmo avea violata la militar disciplina, separandosi senza permissione dal grosso dell’ armata ed appropriandosi una preda che fra tutti dovea compartirsi: intorno a che il monarca non risponde parola. Sdegnato Guglielmo si ritira, e passando in Palestina comunica ai Cristiani di quel paese il proprio risentiménto contro i Francesi. Tale è in sostanza il racconto di Matteo Paris, uno fra gli storici inglesi meno favorevoli alla nazione francese; ma verosimilmente non è più degno di fede su questo punto ,• che quando egli asserisce Roberto essersi affogato nel Nilo mentre fuggiva innanzi ai Saraceni. 11 conte Roberto 1 adornò il suo scudo colle armi "di Francia, caricandone la fronte con un lambello a tre pezzi in rosso, e con nove castelli d’argento, a motivo delle nove castellanic d’Artois. ROBERTO II, detto P ILLUSTRE cd il NOBILE. i25o. ROBERTO, figlio del conte Roberto I, nacque circa sette mesi dopo la morte deL padre, ed ebbe a tutore Guido di Chatillon conte di Saint-Pol suo padrigno. Dacché fu in età di vestire le armi, egli si distinse pel suo valore, ed il ix; San Luigi suo zio lo armò cavaliere il 26 maggio