DEI COMI I)’ EVREUX 587 avea fondato ad Evreux. Guglielmo di Jumicgc riferisce, che il conte Riccardo era buon cristiano del pari che buon guerriero. GUGLIELMO. 1067. GUGLIELMO, figlio e successore di Riccardo nella contea d’ Evreux, avea già combattuto al fianco del padre nella battaglia di Hastings. Ebbe egli parte nella distribuzione delle torre inglesi che il re Guglielmo nel 1070 fece tra que’Normanni che P aveano accompagnato nella sua spedizione. Tornato in Normandia nel 1073 (e non già nel 1075 come nota un moderno), fu uno tra i mediatori della pace conchiusa a Rlanchelande fra il re Guglielmo e Foulques il Rechino in proposito alla proprietà della contea del Maine. Non andò guari che il monarca inglese quasi per risarcirsi del bene che gli avea praticato in Inghilterra, gli ritolse il castello d’Evreux, collocandovi una guarnigione ed un comandante a suft nome. Nel gennaio 1084 Guglielmo restò prigioniero all’assedio del castello di Saint-Suzanne difeso contro questo monarca da Uberto visconte del Maine ( Order. F'it., pag. 649 )\ ma però sembra la sua cattività fosse di breve durata. Nel 1087, morto che fu Guglielmo il Conquistatore, rientrò egli in possesso del suo castello d’ Evreux, scacciando la guarnigione non meno da esso castello che dalla piccola città di Dangu situata nel Vexin normanno. Pare che Roberto duca di Normandia abbia sofferto tranquillamente che in tal modo Guglielmo si facesse giustizia a sue spese per la via dell’armi, e che per questo non l’abbia preso in mala parte; giacché in fatti scorgiamo nel nostro conte uno fra i capi dell’armata che Roberto condusse quell’anno stesso nel Maine per ridurre questa provincia in proprio potere (Ord. Fit., pag. 674). Siccome Guglielmo non avea figli, allevò presso di se una nipote di nome Bertrada figlia di suo fratello Si-mone di Montfort. Ora Foulques il Rechino conte d’Anjou, preso dalla bellezza di questa donzella, si determinò nei 1089 di ripudiare la propria moglie per ¡sposarla. Siccome poi a que’giorni i cittadini di Manceaux aveano di bel nuovo tentato di scuotere il giogo dei Normanni, il duca Boberto,