DEI DUCIII D’AUSTRIA LEOPOLDO VI, detto il GLORIOSO, duca d’Austria c di Stiria. 1198. LEOPOLDO, detto il GLORIOSO cd anche il PADRE de’CHIERICI, unì al ducato di Stiria, che già possedeva, anche quello dell’Austria, dopo la morte di suo fratello Federico. JNcl 1199 egli venne assalito da Emerico re di Ungheria, il quale portò nell’Austria il ferro ed il fuoco; ma sì fatte ostilità ebbero-termine nel seguente anno mercè un trattato conchiuso il giorno della Pentecoste. Nel 1208 Leopoldo si crociava per Terra Santa, donde sembra se ne tornasse l’anno seguente, senza nulla aver fatto di memorabile; nel 1121 partiva col conte di Juliers e con altri signori alemanni per la crociata contro gli Albigesi; c nel i2i3 guidava alcune genti in Ispagna per combattere contro i Saraceni dell’Africa, eli’erano sbarcati in codesto paese. Ivi ebbe parte in una grande vittoria riportata dai cristiani contro gli-infedeli a’28 giugno dello stesso anno; così almeno assicurano le cronache dell’Austria; ma gli storici spagnuoli osservano un perfetto silenzio intorno a codesto avvepimcnto. Nel 1217 si ripose in viaggio con Andrea li re d’ Ungheria alla volta della Palestina, donde essendosi recato insieme cogli altri crociati in Egitto, nell’agosto 1218 assalirono la torre del Faro, che difendeva la porta della città di Damiata. Il duca d’Austria ebbe in codesta spedizione il comandamento dell’esercito dopo il conte di Berg, che fu dalla morte rapito, e nel 25 dello stesso mese gli riuscì d’impadronirsi di essa torre, non ostante la valorosa resistenza della guarnigione. Incoraggiato da tale successo, imprese nell’ottobre successivo l’assedio di Damiata, ma non ebbe poi la pazienza di attenderne il fine; dacché nel I2ig, dopo una vittoria riportata sugli infedeli nella domenica delle Palme, facca vela con una parte dei Teutoni e dei Frisoni alla volta dell’Alema-gna. Oliviero, che trovavasi allora in quei luoghi, ne riferisce, come nei diciotto mesi in cui rimase Ira i crociati, Leopoldo distinguevasi costantemente per la sua pietà c