CRONOLOGIA STORICA » clicse Giulio Cesare Malaspina capitano delle guardi« » »lei duca di Mantova, Ferdinando Malaspina marchese » di Liciana, Teodoro Scotti conte di Piacenza, ed Alberto » Canossa conte di Reggio. Essendo stati quasi tutti i capi » della rivoluzione arrestati, si fece loro il processo, nel » quale dicesi venisse provato clic loro disegno era quello » di assassinare e sterminar tutta la- famiglia Farnese. Per »conseguente a’19 dello stesso mese fu loro mozza la » testa, mentre alcuni delle loro genti venivano isnpic-» cati » (1). Colorno e Sala, che spettavano ai San-Vitali e die il duca da lungo tempo amministrava, passarono per questo modo in esso lui senza veruno esborso, e divennero i palazzi di piacere de1 suoi successori. La contea di Monte Chiarugolo fu riunita alla camera ducale. La confisca di questi feudi aumentò considerevolmente il dominio del principe, ma gli amici dei giustiziati, riguardandoli come innocenti, per vendicar la morte loro, fecero varie scorrerie funeste nel Parmigiano, ove incendiarono molti borghi e villaggi. Il romore infatti ne corse, e non era per anche cessato, aggiunge il Muratori, quando questa congiura crasi dal duca inventata per soddisfare alla sua avarizia e dis- (1) Il fatto realmente è questo, che i grandi vassalli ilei ducato, sollevatisi contro P avarizia e la tirannide ilei ¿luca, altamente manifestarono il loro scontento. Ranuccio credette di doverli prevenire: trovò la personale sua sicurezza, e soddisfece in pari tempo alla sua sete dell’oro, spogliandoli insieme della vita e dei Leni. Sotto vari pretesti fece arrestare i pretesi congiurati nel 4 giugno 3611; a’i5 dello stesso mese il pubblico palazzo e la nobiltà spedirono una deputazione a chiedere al duca i molivi di un tratto di autorità cosi strano controcanti illustri personaggi. Rispose il principe eh’essi avevano cospirato contro la su.^ persona e contro la salvezza di tutti i cittadini. Questi corpi domandarono allora che il processo degli accusali procedesse formalmente; locchè esigendo un tempo alquanto lungo, impedi al duca di farli morire tostamente, come avea disegnalo, e lo costrinse a differire fino all’anno seguente. I capi deli1 accusa specificali nel manifesto del duca ed affissi in tutti i luoghi pubblici a’ 17 marzo 1612 erano quesli: che i cpngiurali, aggravali ciascuno dei delitti più turpi verso Dio e gli uomini, rei di ribellione, avessero disegnalo di assassinare il duca, di sgozzare herodiano more i di lui figli in presenza dalla duchessa, di massacrare tu Iti i suoi ministri, lutti i suoi soldati, la sua servitù, ed infine- di porre a ruba lutle le case de’ particolari, tutte le chiese e tutti i monasteri. Una forma quasi legale di processo essendosi data a queste accuse, mercè comperale deposizioni, si fé’grazia soltanto ad una quindicina di pretesi colpevoli poco ricchi. I aoli possessori de’grandi feudi apparvero in-