DEI SIGNORI DI MILANO 3a5 dere alle spese cagionate dalle sue guerre e dal suo lusso. Egli aveva inoltre negli ultimi suoi anni, aggiunge lo scrittore, la malattia della vecchiaia, cioè a dir l’avarizia, e come non pagava i suoi soldati, ne veniano di conseguenza ladrerie e furti continui. In breve, fu questi un cattivo uomo, che devesi riguardare piuttosto come tiranno che come buon signore. Galeazzo avea sposata nel i35o Bianca,,figlia d’Aimone conte di Savoja, dalla quale ebbe Giovanni Galeazzo, che gli succedette; e Yolanda, sposata, i.° nel ]368 a Lionello d’ Inghilterra, al quale essa recava in dote duecentomda lire sterline, somma assai grande rispetto a que’tempi, 2.° con Ottone marchese di Monferrato, 3.“ con Luigi Visconti signore di Lodi. GIOVANNI GALEAZZO primo duca di Milano. i378. GIOVANNI GALEAZZO, figliuolo e successore di Giovanni Visconti, aveva sposata fin dal i36o Isabella, Jiglia di Giovanni II re di E rancia, che avea comperata, dicono gli storici contemporanci, per la somma di seicento nula fiorini d’oro, dei quali il monarca francese abbisognava per pagare il proprio riscatto. Finché visse suo padre egli chiamossi conte di Vertus, contea nella Sciainpa- gna recatagli in dote dalla «letta Isabella. Morta poi que-sla principessa nell’ 11 settembre 1372, egli passò ad altre nozze nel i5 novembre i38o con Caterina Visconti sua cugina, figlia di Bernabò suo zio. BERNABÒ’ VISCONTI. BERNABÒ’ proseguì a reggere la sua parte del Milanese dopo la morte del fratello, di cui tentò, benché invano , d’invadere la successione. Però la di lui ambizione non si limitò a questo solo, ma sposata Regina della Scala , pretese che Verona e Vicenza spettassero alla propria moglie, siccome nata da legittimo matrimonio, mentre i suoi due fratelli Bartolameo ed Antonio, che possedevano il Veronese, eran bastardi. 11 giorno di Pasqua, che cadeva a’18 di aprile i3^8, Bernabò fece irruzione in questo paese, ma tVovò genti apparecchiate ad incontrarlo; e nel settembre seguente fu costretto a concliiuderc una tregua, che